Festa di Fine Estate a Palestrina: un saluto all’estate all’insegna della musica e della solidarietà

Il 5 e 6 settembre 2025, la città di Palestrina ha salutato l’estate con la tradizionale Festa di Fine Estate, un evento che ha animato Piazza Santa Maria degli Angeli con musica, spettacoli, sport e tanto divertimento. Organizzata dal Comune di Palestrina, la manifestazione ha offerto due giorni di intrattenimento gratuito per residenti e visitatori. 🎶 Musica e spettacoli La serata di venerdì 5 settembre è iniziata con il concerto di Ludwig, seguito da un DJ set che ha fatto ballare il pubblico fino a tarda notte. Sabato 6 settembre, la piazza si è animata con la Banda Musicale di Palestrina, esibizioni di danza, la presentazione del Basket Palestrina e performance di artisti locali come Claudio Marchetti ed Emma Re. La serata si è conclusa con un DJ set sotto le stelle, regalando un’atmosfera festosa e coinvolgente. 🏀 Sport e comunità L’evento ha visto anche la partecipazione di diverse realtà sportive locali, con esibizioni e presentazioni che hanno messo in luce l’importanza dello sport come strumento di aggregazione e inclusione sociale. La presenza del Basket Palestrina ha sottolineato l’impegno della città nel promuovere attività sportive per tutte le età. 🤝 Solidarietà e impegno sociale Oltre all’intrattenimento, la Festa di Fine Estate ha avuto anche una forte componente solidale. L’evento ha rappresentato un’occasione per rafforzare il senso di comunità e per sostenere iniziative locali, dimostrando come la cultura e la solidarietà possano andare di pari passo. 🌟 Conclusione La Festa di Fine Estate di Palestrina si è confermata come un appuntamento imperdibile per la città, capace di unire musica, sport, cultura e solidarietà in un mix perfetto. Concludendo, l’evento ha rappresentato un saluto gioioso all’estate e un augurio di continuità per le future iniziative che animeranno la città nei prossimi mesi.stino è pronto a intraprendere nuove iniziative per il bene della comunità. Con la rinnovata energia del nuovo Consiglio Direttivo e la continua partecipazione dei residenti, il quartiere è destinato a crescere e prosperare, mantenendo saldi i valori di solidarietà e collaborazione che lo contraddistinguono.
Labico in Frasca: l’ultima grande festa di comunità illumina il centro storico

Il 28 agosto il cuore di Labico si è acceso di colori, musica e tradizione con l’evento conclusivo di “Labico in Frasca”, l’appuntamento che da anni segna la fine dell’estate e che rappresenta uno dei momenti più sentiti dalla comunità locale. Nata come festa popolare per valorizzare le radici contadine e il senso di appartenenza al territorio, la manifestazione si è trasformata nel tempo in un vero e proprio festival della condivisione, capace di unire generazioni diverse attorno a un tavolo, tra piatti tipici, vino dei colli e spettacoli dal vivo. Un borgo trasformato in festa Il centro storico di Labico, con i suoi vicoli suggestivi e le piazze raccolte, è diventato per una sera un grande palcoscenico a cielo aperto. Le famiglie hanno decorato gli spazi con rami di vite e foglie verdi – la “frasca”, simbolo rurale che dà il nome alla festa – creando un’atmosfera autentica e genuina. Luci, lanterne e addobbi hanno reso il borgo ancora più accogliente, restituendo a cittadini e visitatori un’immagine di comunità viva e unita. Sapori e convivialità Protagonista indiscusso dell’evento è stato il cibo, preparato secondo le ricette della tradizione locale. Dalla pasta fatta in casa ai secondi di carne, dai dolci tipici al vino delle cantine del territorio, ogni stand ha proposto un percorso enogastronomico che ha celebrato i sapori di una volta. I visitatori hanno potuto degustare le specialità accompagnati da musica popolare e spettacoli itineranti, in un’esperienza che ha mescolato gusto e intrattenimento. Musica e spettacolo La serata è stata animata da gruppi musicali locali e da performance artistiche che hanno richiamato un pubblico variegato: giovani, famiglie e anziani hanno riempito le vie del paese, vivendo insieme un momento di spensieratezza. Il programma ha alternato musica popolare, danze e canti che hanno reso l’atmosfera festosa fino a tarda notte. Molto apprezzata è stata anche la partecipazione di associazioni culturali e giovanili, che hanno contribuito a rendere la festa un’occasione inclusiva e ricca di energia. Un arrivederci che guarda al futuro Quella del 28 agosto non è stata solo la chiusura dell’edizione 2025 di “Labico in Frasca”, ma anche un momento per riflettere sull’importanza di preservare tradizioni che raccontano l’identità del territorio. Le istituzioni locali hanno sottolineato il valore di questi eventi come strumenti di coesione sociale e di promozione turistica. “Questa festa rappresenta lo spirito di Labico: un paese che sa unire storia, cultura e convivialità – ha dichiarato un rappresentante del Comune – e che guarda al futuro con la forza delle proprie radici”. Una tradizione che resiste “Labico in Frasca” continua a dimostrarsi molto più di una semplice festa popolare: è un’occasione per rinsaldare legami, rafforzare la memoria collettiva e far conoscere ai visitatori la ricchezza culturale dei Colli Prenestini. Conclusasi tra applausi, brindisi e sorrisi, l’edizione 2025 lascia un ricordo intenso e rinnova l’appuntamento per l’anno prossimo, quando il borgo tornerà a vestirsi di verde e musica, pronto ad accogliere ancora una volta la sua comunità.
Palestrina celebra l’arte: al via la prima rassegna di “Fortuna in Musica”

Il cuore storico e culturale di Palestrina ha accolto l’8 agosto la prima edizione della rassegna “Fortuna in Musica”, un evento che ha unito spettacolo, bellezza e spiritualità in uno dei luoghi più suggestivi del Lazio: il Santuario della Dea Fortuna Primigenia. L’iniziativa, promossa dal Comune in collaborazione con enti culturali e associazioni locali, ha inaugurato un nuovo percorso di valorizzazione del patrimonio archeologico e artistico cittadino, trasformando l’antico complesso templare in un palcoscenico d’eccezione. Un teatro naturale tra storia e mito Il Santuario della Fortuna, imponente complesso risalente al II secolo a.C., ha fatto da cornice a una serata in cui musica e teatro si sono intrecciati con le pietre millenarie. Gli spettatori, immersi nell’atmosfera suggestiva della terrazza archeologica, hanno potuto assistere a una rappresentazione che ha coniugato suoni e parole, in un dialogo ideale tra passato e presente. La rassegna, pensata come appuntamento annuale, ha scelto di partire con una formula semplice ma di grande impatto: un concerto sinfonico accompagnato da momenti di teatro narrativo, che hanno raccontato la storia della città e del culto della Fortuna. La programmazione artistica Il cartellone della serata inaugurale ha visto protagonisti musicisti di fama nazionale, con un repertorio che ha spaziato dalla musica classica ai brani contemporanei, alternati a letture teatrali ispirate a testi antichi e moderni. Particolarmente apprezzata è stata l’esibizione di un ensemble di archi che ha interpretato pagine celebri di Vivaldi e Mozart, accanto a brani moderni rivisitati in chiave sinfonica. Le letture, affidate a giovani attori del territorio, hanno dato voce a miti, leggende e testimonianze letterarie legate alla Fortuna Primigenia, restituendo al pubblico un senso di continuità storica e identitaria. Pubblico e istituzioni L’evento ha registrato una notevole affluenza, con cittadini, turisti e appassionati d’arte che hanno riempito le gradinate naturali del sito archeologico. Le istituzioni locali, presenti alla serata, hanno sottolineato come la rassegna rappresenti non solo un’occasione culturale, ma anche un volano per il turismo. “Portare musica e teatro nel Santuario significa restituire vita e voce a uno dei monumenti più importanti della nostra città – ha dichiarato il sindaco – e allo stesso tempo offrire a Palestrina nuove opportunità di crescita e visibilità”. Un progetto che guarda al futuro La prima edizione di “Fortuna in Musica” non vuole essere un evento isolato, ma l’inizio di un percorso. Gli organizzatori hanno infatti annunciato l’intenzione di rendere la rassegna un appuntamento fisso nel calendario estivo, ampliandone la programmazione con più serate e ospiti di caratura internazionale. L’idea è quella di creare un festival capace di attirare visitatori da tutta la regione, integrando spettacolo, archeologia e turismo esperienziale. L’emozione di una serata unica Tra applausi e standing ovation, il pubblico ha salutato con entusiasmo l’esperimento, riconoscendo l’importanza di riportare la cultura al centro della vita cittadina. Il connubio tra arte e archeologia, musica e storia, ha regalato una serata che molti hanno definito “indimenticabile”. Il fascino senza tempo del Santuario della Fortuna ha fatto il resto, trasformando un evento culturale in un’esperienza sensoriale completa, capace di toccare corde profonde. Con questa prima edizione, Palestrina ha dimostrato che il suo straordinario patrimonio storico non è solo memoria del passato, ma può diventare anche spazio vivo di creatività e innovazione. “Fortuna in Musica” ha così posto le basi per un futuro in cui la città si conferma come uno dei centri culturali più dinamici dei Colli Prenestini e dell’intera area romana.
Benvenuti a “Ci Metto il Cuore”!

Devo confessarvelo: questo non è solo un redazionale, è un sogno che prende vita, è un viaggio che ho sempre desiderato intraprendere insieme a voi. “Ci Metto il Cuore” nasce dal bisogno di andare oltre la superficie, di superare quello che vediamo ogni giorno nei media e sui social. Questo progetto è nato dal desiderio profondo di raccontare le persone per quello che sono veramente, senza filtri, senza maschere, con tutta la loro umanità. Come musicista, come uomo che vive di emozioni e storie, mi sono sempre chiesto: cosa c’è dietro una canzone che riesce a farci vibrare? Quali emozioni si celano dietro il sorriso di un attore o il talento di un artista? Quali sono le sfide che li hanno portati a essere ciò che sono oggi? E, soprattutto, cosa li rende umani? In questo spazio virtuale voglio che ogni ospite si senta libero di raccontarsi. Voglio che apra il proprio cuore e condivida non solo i suoi successi, ma anche le sue paure, i suoi fallimenti e i momenti di buio. Perché è proprio in quelle pieghe della vita che si trovano le storie più vere, quelle che toccano profondamente e ci fanno sentire connessi gli uni agli altri. Ogni settimana vi accompagnerò nel cuore pulsante della musica e dello spettacolo. Scopriremo insieme il lato nascosto di personaggi straordinari: di quelli che conoscete e amate, e di quelli che, forse, pensavate di conoscere. Vi assicuro che, alla fine di ogni incontro, li vedrete sotto una luce nuova, più vera, più umana. Ma “Ci Metto il Cuore” non è solo questo. Abbiamo creato un portale online che diventerà un punto di riferimento per chi, come me, ama andare oltre le apparenze. Troverete contenuti esclusivi, interviste estese, curiosità e tanto altro. E poi ci sono i nostri canali social: un luogo in cui continuare a dialogare, confrontarci e condividere emozioni. Sui social, vi porteremo dietro le quinte. Vi mostreremo i momenti più autentici delle registrazioni, vi racconteremo aneddoti e curiosità, e vi daremo la possibilità di interagire direttamente con i nostri ospiti. Perché “Ci Metto il Cuore” non è solo il mio progetto, è il nostro progetto. È un viaggio che voglio fare insieme a voi, con il vostro entusiasmo, con la vostra partecipazione. E ora, vi chiedo: cosa vi emoziona davvero? Io credo che la vera magia accada quando ci lasciamo toccare dal cuore degli altri. In un mondo che corre veloce, dove tutto sembra filtrato e artificiale, noi vogliamo tornare all’essenza. Vogliamo dare spazio alle emozioni autentiche, quelle che ci fanno sentire vivi. Non si tratta solo di raccontare storie: si tratta di condividere un’esperienza che possa ispirarci tutti. Perché ogni sorriso, ogni lacrima, ogni sfida vinta o persa ci unisce, ci fa sentire parte di qualcosa di più grande. E questa rubrica è proprio questo: un filo invisibile che collega i cuori di chi racconta e di chi ascolta. Immaginate di essere con me, ogni settimana, a scoprire non solo le vite straordinarie dei nostri ospiti, ma anche i piccoli dettagli che rendono la loro storia unica. Sono questi dettagli che ci fanno riflettere, emozionare, crescere. Sono questi dettagli che restano con noi, anche dopo aver chiuso una pagina web o spento lo schermo. E quando vi chiedo cosa vi emoziona davvero, lo faccio perché voglio che “Ci Metto il Cuore” diventi un luogo di scambio, di condivisione. Voglio sapere cosa vi tocca nel profondo, cosa vi fa sorridere o vi commuove. Perché questo progetto non esiste senza di voi. Siete voi che gli date vita, che lo rendete speciale. Allora, vi invito a seguirmi in questo viaggio. Ogni settimana scopriremo insieme storie che parlano di vita, di passione, di cadute e di risalite. Perché dietro ogni artista c’è una persona, e dietro ogni persona c’è un cuore che batte forte, proprio come il nostro. Io ci metto il cuore, e voi? Iniziamo questa avventura insieme. Sarà un percorso emozionante, intenso e, ne sono certo, indimenticabile. Vi aspetto qui, sul nostro portale e sui social. Perché il cuore non ha confini, e con voi vogliamo arrivare ovunque. Grazie per essere parte di questo sogno e mi raccomando seguitemi sui miei Social e sul portale www.cimettoilcuore.it. Da qui, inizia la nostra avventura!
La leggenda dei Queen al Live Aid del 1985: un momento epocale della musica
La leggenda dei Queen al Live Aid del 1985: un momento epocale della musica https://www.youtube.com/embed/_9pfbgpYDsk?si=JoBxV6lEm4s3HLOb Oggi andiamo contro corrente… Abbiamo parlato tantissimo del Natale, dei pranzi delle cene dei luoghi da visitare degli eventi in programma. Oggi seguiamo il cuore e torniamo indietro di 40 anni (si sono già passati 40 anni) a quell’incredibile evento del 1985! Ma cominciamo con un po’ di storia per ricordare come nacque quell’evento! Nel 1984, scosso dalle immagini della carestia in Etiopia, Bob Geldof decise di agire per fare la differenza. Insieme a Midge Ure degli Ultravox, ideò il progetto Do They Know It’s Christmas?, un singolo natalizio di beneficenza per raccogliere fondi. Il successo del brano portò alla creazione del Live Aid, un concerto simultaneo al Wembley Stadium di Londra e al John F. Kennedy Stadium di Filadelfia il 13 luglio 1985, per raccogliere fondi per la lotta contro la carestia in Africa. Artisti leggendari come Bob Dylan, Madonna, Sting, David Bowie, Paul McCartney, Led Zeppelin, Tina Turner, Joan Baez, Sade, Dire Straits e U2 si esibirono per sostenere l’iniziativa. Phil Collins, per esempio, volò su un Concorde per suonare su entrambi i palchi, e Paul McCartney fu accompagnato da colleghi come Bowie e Townshend quando il suo microfono smise di funzionare. L’evento, trasmesso in diretta in 150 Paesi, raccolse 150 milioni di sterline e coinvolse due miliardi di telespettatori, diventando un simbolo mondiale di solidarietà. Il Live Aid del 13 luglio 1985 è stato uno degli eventi musicali più straordinari della storia.Tra le numerose esibizioni memorabili, quella dei Queen ha brillato come un faro nella storia della musica, definendo un nuovo standard per le performance live. Wembley: il cuore pulsante del rock Lo stadio di Wembley, gremito di 72.000 spettatori, vibrava di energia, mentre oltre un miliardo di persone in 150 paesi seguivano l’evento attraverso la televisione. Quando Freddie Mercury e la sua band salirono sul palco, l’atmosfera divenne elettrica. Vestito con la sua iconica canottiera bianca e jeans attillati, Mercury, con il microfono a metà asta, incarnava il carisma puro e la potenza di una rockstar nel pieno della sua forma. L’inizio di una performance leggendaria I Queen aprirono la loro esibizione con “Bohemian Rhapsody”, un capolavoro che sfida ogni convenzione musicale. Le prime note risuonarono nell’aria e il pubblico, già in estasi, si lasciò trasportare da una delle canzoni più amate di sempre. Seguì “Radio Ga Ga”, un momento in cui Freddie Mercury dimostrò il suo innato talento di showman. Con un semplice gesto, coinvolse l’intera folla, che si mise a battere le mani in perfetta sincronia, creando un mare di energia pulsante che attraversò tutto Wembley. Un’esibizione naturale e impeccabile Ogni gesto di Mercury era al contempo studiato e spontaneo, una combinazione che pochi artisti riescono a raggiungere. La sua capacità di connettersi con il pubblico era semplicemente unica, trasformando ogni spettatore in parte integrante dello show. Al suo fianco, la band, composta da Brian May, Roger Taylor e John Deacon, dimostrava una coesione e un’energia straordinarie. Le loro performance strumentali furono impeccabili, offrendo una base solida per l’esuberanza vocale di Freddie. Il gran finale: un momento eterno La scaletta dei Queen al Live Aid si concluse con un crescendo epico: “We Will Rock You” e “We Are the Champions”. Durante queste canzoni, il pubblico di Wembley si trasformò in un unico coro, una voce collettiva che accompagnava Mercury con una passione senza pari. Ogni nota, ogni parola risuonava con un’intensità che andava ben oltre la musica, diventando un inno all’unità e alla speranza. Un momento scolpito nella storia L’esibizione dei Queen al Live Aid non è stata solo un concerto: è stata una dimostrazione di come la musica possa abbattere barriere, unire persone e lasciare un segno indelebile. La straordinaria energia della band, combinata con il carisma infinito di Freddie Mercury, ha reso quei 20 minuti un momento eterno, capace di ispirare generazioni di fan e musicisti. Oggi, quella performance è considerata una delle migliori nella storia della musica live. Non solo consacrò i Queen come leggenda del rock, ma rappresentò anche il potere universale della musica di unire il mondo. La scena di Freddie Mercury che fa cantare e battere le mani a decine di migliaia di persone resterà per sempre un simbolo della magia del Live Aid. https://www.youtube.com/embed/_9pfbgpYDsk?si=JoBxV6lEm4s3HLOb La forza della musica Il Live Aid del 1985 ha dimostrato che la musica non è solo intrattenimento, ma uno strumento potente per ispirare, mobilitare e fare del bene. E tra tutti gli artisti che si esibirono quel giorno, i Queen, guidati da un Freddie Mercury al massimo della sua forma, hanno lasciato un segno indelebile, ricordandoci che anche in soli 20 minuti si può scrivere la stori
80ª Sagra dell’Uva di Zagarolo – Un Weekend di Tradizioni, Musica e Divertimento

Il weekend del 4, 5 e 6 ottobre 2024 si preannuncia indimenticabile per la cittadina di Zagarolo, che ospiterà l’attesissima 80ª edizione della Sagra dell’Uva. Questo evento è diventato un appuntamento imperdibile nel calendario delle sagre italiane, non solo per la sua lunga storia, ma anche per la ricchezza delle tradizioni e delle eccellenze enogastronomiche che rappresenta. La Sagra dell’Uva di Qualità Insignita del prestigioso marchio “Sagra di qualità” nel marzo 2024, la Sagra dell’Uva di Zagarolo celebra le sue profonde radici territoriali e la promozione delle tradizioni locali. Oltre alla presenza della Pro Loco, l’evento vede la partecipazione attiva di numerose associazioni, comitati, cittadini e volontari, con il patrocinio del Comune di Zagarolo. Un Programma Ricco di Eventi Durante i tre giorni della Sagra, Zagarolo si trasformerà in un vivace centro di musica, spettacoli, storia e folklore. Tra le attrazioni più attese c’è la sfilata storica e i carri allegorici che racconteranno la storia e le origini del territorio, offrendo uno spettacolo imperdibile per i visitatori di tutte le età. Ospiti di Spicco e Concerti Il palinsesto musicale sarà uno dei punti forti dell’evento. Orietta Berti, una delle voci più amate della musica italiana, si esibirà sabato 5 ottobre alle ore 21.30 in Piazza Santa Maria. Un’occasione speciale per ascoltare dal vivo i grandi successi della cantante, che porterà la sua energia e il suo stile inconfondibile. Sempre nella serata di sabato 5 ottobre, alle ore 21.00, in Piazza Marconi si esibiranno gli Erre Sei, un gruppo di musica popolare che proporrà un viaggio nelle tradizioni del Centro-Sud Italia con brani tipici come la pizzica, il saltarello, la tarantella e la tammurriata. Non mancherà l’energia della musica remix con lo show “Notti Magiche”, un percorso musicale che attraverserà i tormentoni dagli anni ’60 fino ad oggi. Questo evento, previsto sempre il 5 ottobre alle 21.30 in Piazza Indipendenza, promette di far ballare tutti i presenti. Jas&Jay e il Loro Show di Apertura La serata di venerdì 4 ottobre si chiuderà con un esplosivo dj set di Jas&Jay, sorelle dj, cantanti e autrici italiane che si esibiranno alle 22.30 in Piazza Indipendenza. Con un curriculum ricco di esperienze in tv e nei migliori club d’Europa, il loro spettacolo prevede anche un live sax che accompagnerà i loro mix, regalando un’esperienza unica. Divertimento per Tutti: La Festa del Mattoncino Un’attenzione speciale è riservata alle famiglie e ai bambini con la Festa del Mattoncino. Nella Corte di Palazzo Rospigliosi, dalle 17.00 alle 21.00, sarà possibile partecipare a sessioni di gioco libero con oltre 300 chili di mattoncini Lego. L’evento, a ingresso libero, prevede anche postazioni interattive con realtà aumentata e robotica, per stimolare la creatività di grandi e piccoli. Conclusione L’80ª Sagra dell’Uva di Zagarolo rappresenta non solo una celebrazione delle tradizioni enogastronomiche del territorio, ma anche un’occasione di incontro, divertimento e scoperta. Un weekend da segnare sul calendario per chiunque desideri vivere appieno l’atmosfera di una delle sagre più storiche e vivaci del Lazio.
COUSCOUS UNPLUGGED 2024

Il Couscous Unplugged – III Edizione è un minifestival musicale che si svolgerà dal 28 al 31 agosto 2024 in via Casal del Marmo 216, nella periferia nord-ovest di Roma. Questo evento gratuito ha come obiettivo principale l’inclusione sociale, la promozione della musica come strumento di aggregazione e la valorizzazione delle periferie romane, spesso trascurate dal panorama culturale cittadino. Il festival coinvolgerà giovani artisti emergenti e nomi di spicco della scena urban italiana, intrecciando musica, cultura e riflessione sociale. Il Concept del Festival Il Couscous Unplugged nasce come spin-off di Spaghetti Unplugged, un format già affermato a livello nazionale per la promozione della musica dal vivo e di nuovi talenti. La terza edizione del festival è basata su musica, intercultura, sostenibilità ambientale e riscatto sociale. Ogni giornata offrirà momenti di riflessione attraverso talk guidati da Sabika Shah Povia, giornalista impegnata su temi di integrazione e periferia Il festival è una piattaforma aperta per gli artisti emergenti: dalle 19:30 alle 20:45 ci sarà un open mic per dare voce ai talenti locali, offrendo la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico. Tra i partecipanti, il migliore riceverà l’opportunità di produrre e promuovere un singolo con il supporto del programma Periferiacapitale della Fondazione Charlemagne Lineup e Attività Collaterali La lineup del festival vede artisti di diversa generazione, includendo nomi consolidati della scena rap e urban come: L’evento avrà una forte connotazione sociale, puntando a creare spazi di aggregazione e promuovere l’inclusione attraverso la cultura musicale. Il presidente del Municipio XIV, Marco Della Porta, ha descritto il festival come un’occasione per “scrivere un pezzo di futuro nei quartieri periferici di Roma nord-ovest”, sottolineando come la cultura possa essere un veicolo di cambiamento e riscatto Il Couscous Unplugged non è solo un evento musicale, ma una vera e propria rivoluzione creativa nelle periferie romane. Attraverso la musica e l’aggregazione, offre ai giovani un’opportunità di esprimersi, con la speranza di costruire un ponte tra le periferie e il centro, mettendo in risalto il potenziale culturale dei quartieri spesso marginalizzati Accessibilità e Organizzazione Il festival è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, grazie alle linee autobus 998, 993 e 992 da diverse stazioni ferroviarie come Ottavia e Ipogeo degli Ottavi. L’evento è realizzato con il supporto di Roma Capitale, nell’ambito del programma Estate Romana 2023-2024, e coinvolge una rete di associazioni locali, centri di aggregazione giovanile e istituzioni Il Couscous Unplugged 2024 rappresenta una rara occasione per esplorare la potenza della musica come strumento di inclusione, aggregazione e crescita personale. Ha offerto una piattaforma ai giovani talenti della periferia, mettendo in evidenza la vitalità culturale di quartieri spesso trascurati e come la musica possa essere un vero strumento di cambiamento sociale.
Gran Gala della Canzone Romana

Celebrazione della Canzone Romana al Teatro Comunale Vittorio Veneto di Colleferro Il Teatro Comunale Vittorio Veneto di Colleferro si prepara ad ospitare un evento straordinario che celebra la ricca tradizione della canzone romana. Il 1 marzo alle ore 21:30, la Onlus Franco Califano, in collaborazione con l’Associazione Culturale Officine della Musica, presenta il “Gran Galà della Canzone Romana”. Questo evento, patrocinato dal Comune di Colleferro, promette di offrire al pubblico una serata indimenticabile, ricca di emozioni e di ricordi legati alla musica che ha reso celebre la città di Roma. Un Viaggio Musicale attraverso la Storia della Canzone Romana Il direttore artistico dell’evento, il Maestro Alberto Laurenti, ha preparato uno spettacolo straordinario che condurrà il pubblico in un viaggio emozionante attraverso oltre un secolo di canzoni romane. La Piccola Orchestra Romana, insieme alle voci di Nadia Natali, Sara Fois, Gianluca Carlini e Marco Di Barnaba, regaleranno agli spettatori un’esperienza unica, esplorando le melodie e le storie che hanno reso famosa la canzone romana. Dalla Nostalgia di Gabriella Ferri all’Essenza di Franco Califano Lo spettacolo abbraccia un vasto arco temporale, celebrando artisti iconici come Gabriella Ferri, Lando Fiorini e Franco Califano. Le esecuzioni dei brani saranno intervallate da storie e aneddoti, offrendo al pubblico una prospettiva unica sulla storia e l’evoluzione della canzone romana nel corso degli anni. Una Serata di Emozioni e Ricordi Il “Gran Galà della Canzone Romana” non è solo uno spettacolo musicale; è un’esperienza che permette al pubblico di immergersi completamente nell’anima della canzone romana. Le voci dei talentuosi artisti, accompagnate dalla maestria della Piccola Orchestra Romana, trasporteranno gli spettatori in un mondo di emozioni autentiche e ricordi indelebili. Informazioni e Prenotazioni L’evento si svolgerà venerdì 1 marzo alle ore 21:30 presso il Teatro Comunale Vittorio Veneto di Colleferro. Per informazioni sui biglietti e le modalità di acquisto, si invitano i Lettori a fare riferimento alla locandina ufficiale dell’evento. Questa serata rappresenta un omaggio sentito alla cultura e alla tradizione della canzone romana, un patrimonio che continua a conquistare generazioni con la sua autenticità e il suo fascino senza tempo. Note Storiche sul Teatro Comunale Vittorio Veneto Inaugurato nel 1922, il Teatro Comunale Vittorio Veneto rappresenta un gioiello architettonico di stile liberty. La sua costruzione fu promossa dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di offrire alla comunità un luogo dedicato alla cultura, alla musica e alle arti sceniche. Nel corso degli anni, il teatro ha svolto un ruolo cruciale nella vita sociale e culturale di Colleferro, ospitando spettacoli teatrali, concerti, conferenze e altre manifestazioni culturali. Durante il periodo bellico, il teatro fu utilizzato come rifugio antiaereo e subì danni significativi a causa dei bombardamenti. Tuttavia, grazie agli sforzi di ricostruzione della comunità, il Teatro Comunale Vittorio Veneto fu restaurato e riaperto al pubblico nel dopoguerra, diventando un simbolo di rinascita e resilienza per la città.
Rino Gaetano, la mostra al Museo di Roma in Trastevere

QUANDO Dal 16/02/2024 al 16/02/2024 DOVE Museo di Roma in Trastevere, Piazza di San Egidio, 1b La mostra dedicata a Rino Gaetano si distingue come un evento di grande rilevanza culturale e storica, offrendo al pubblico un’esperienza avvincente e approfondita attraverso l’universo artistico di uno dei cantautori più iconici della musica italiana. In primo luogo, la mostra rappresenta un tributo significativo al talento e all’influenza di Gaetano nella storia della musica italiana. Il suo stile unico e tagliente, la sua voce ruvida e i testi profondi e a volte provocatori hanno segnato un’epoca, lasciando un’impronta indelebile nel panorama musicale nazionale. Questo evento offre quindi l’opportunità di celebrare la sua eredità artistica e di riconoscere il suo contributo alla cultura italiana. In secondo luogo, la mostra si distingue per la sua capacità di esplorare la complessità della personalità di Gaetano e il suo impegno sociale attraverso una vasta selezione di materiali inediti e rarità. Dai documenti e fotografie che narrano la sua storia artistica alle testimonianze della sua attività civile e politica, la mostra offre un quadro completo e dettagliato della vita e dell’opera di Gaetano, consentendo ai visitatori di comprendere appieno la portata del suo impatto culturale. Inoltre, la mostra si propone di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso installazioni interattive, video e performance live. Questi elementi contribuiscono a creare un’esperienza coinvolgente e partecipativa, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’universo di Gaetano e di vivere appieno l’energia e l’emozione delle sue esibizioni dal vivo. Infine, la mostra offre una piattaforma per riflettere sull’attualità e la rilevanza dei temi sociali affrontati da Gaetano nelle sue canzoni. La sua capacità di mescolare ironia e denuncia sociale resta straordinariamente attuale, offrendo spunti di riflessione e dibattito su questioni cruciali della società contemporanea. In conclusione, la mostra dedicata a Rino Gaetano rappresenta non solo un’opportunità unica per celebrare e riscoprire il talento di uno dei più grandi cantautori italiani, ma anche un’occasione per esplorare in profondità la sua complessa personalità e il suo impatto duraturo sulla cultura e sulla società italiana.
Music Day Roma – edizione Natale 2023

Il Music Day Roma è un evento imperdibile per gli amanti della musica e dei dischi, perché offre una vasta gamma di esperienze, incontri e novità. Ecco alcune considerazioni sulla manifestazione: