Un’antica tradizione che fiorisce ogni primavera
A primavera torna uno degli eventi più suggestivi dei Colli Prenestini: l’Infiorata di Gerano, la più antica d’Italia, in programma nei giorni centrali di giugno. Una manifestazione che trasforma le strade del borgo in un vivido tappeto di petali, unendo arte, tradizione e spiritualità in un rituale collettivo che affonda le radici nel cuore del territorio .
Petali, mani e devozione comunitaria
Nel silenzio magico tra la notte e l’alba, il borgo si anima di centinaia di mani che preparano disegni floreali seguendo un progetto già studiato. I petali veri, scelti con cura per forme e colori, vengono posati a mano direttamente sulla strada e compongono immagini sacre, simboli religiosi o scene dai tratti profondi. Un lavoro collettivo, di precisione artigianale e devozione popolare, che conferisce un ritmo lento e poetico alla festa .
Un tappeto di bellezza tra fede e arte
Il disegno floreale sulla piazza centrale di Gerano diventa il simbolo visivo dell’Infiorata. Spesso raffigura immagini sacre come la Madonna del Cuore, evocando il legame tra arte e religiosità. La Banda “Giuseppe Verdi” accompagna la processione con musiche sacre, mentre tra vicoli e piazze si respirano profumi, colori e antiche melodie che rendono l’atmosfera unica.
Coinvolgimento intergenerazionale
Alla realizzazione dell’Infiorata prendono parte volontari di ogni età, in una felice mescola che va dai bambini agli anziani. I più giovani lavorano fianco a fianco con i maestri di infiorata, imparando tecniche, storia e significato della tradizione. Il risultato è una forte partecipazione comunitaria, resa ancora più viva dalla connivenza tra fede, arte e identità locale.
Oltre la bellezza: mostre e percorso esperienziale
Accanto all’evento floreale, Gerano offre mostre sensoriali per bambini, laboratori per adulti, musei temporanei, itinerari artistici e visite guidate. Il borgo stessa diventa palcoscenico di storie e forme d’arte, dalla piazza ai vicoli, coinvolgendo visitatori e cittadini in percorsi che raccontano la cultura e la storia locale .
Accoglienza e turismo slow
L’Infiorata attira migliaia di visitatori da tutta la regione e oltre. Oltre all’incanto visivo, il borgo si distingue per la sua ospitalità: botteghe artigiane, enoteche, ristoranti e strutture ricettive offrono assaggi, degustazioni e percorsi turistici. Una giornata all’insegna della lentezza, della cultura e dei sapori tipici, tra profumi di fiori, suoni tradizionali e l’intimità di un borgo autentico.
Un investimento sulla tradizione che guarda al futuro
La festa non è solo una celebrazione effimera: è un patto tra passato e presente. Il Comune e le associazioni locali organizzano raccolte fondi e raccolte petali annuali, coinvolgendo scuole e realtà del territorio, con l’obiettivo di tramandare la tecnica dell’infiorata e mantenerla viva nel tempo. Si tratta di una vera e propria eredità culturale condivisa.
L’esperienza raccontata in video e parole
Il reportage giornalistico restituisce con forza le emozioni dell’Infiorata: dalle mani ferme che tracciano i contorni, ai colori brillanti che si accendono alla prima luce. Le voci dei volontari descrivono un momento solenne, quasi spirituale; e l’arte incarnata nei petali diventa poesia, storia e identità collettiva .
Chi visita Gerano durante l’Infiorata non si limita a passare, ma si immerge. La festa richiama ricordi, profumi d’infanzia, sensazioni dimenticate. È un’esperienza capace di riconciliare con la lentezza e con valori semplici, in un contesto naturale e storico che ispira riflessione.
L’Infiorata di Gerano è un evento fragile ma potente, effimero come i suoi petali ma profonde le radici che nutrono. È una celebrazione dell’arte spontanea, della devozione, della tradizione millenaria. Un’occasione per riscoprire i Colli Prenestini come luogo di cultura, bellezza e comunità, dove il vento porta il profumo dei fiori e la speranza dei gesti condivisi.