Unveiling Lights

Un evento inedito nel comprensorio prenestino, che si presenta come “un invito a costruire insieme una comunità eclettica, viva e pensante, che mentre lavora con perizia e passione per superare i limiti tecnici e concettuali progetta un futuro migliore”. Esplorare la luce come materia, idea e punto d’incontro è il fulcro dell’evento “Unveiling Lights” organizzato da Light Station, una realtà emergente nel campo del lighting design. Questo innovativo happening artistico si terrà il 21 marzo dalle 17:00 alle 21:00 presso lo showroom situato in via Prenestina nuova 5. In collaborazione con la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti del Campus di Roma, Light Station presenterà una serie di cinque opere d’arte che esplorano la luce in tutte le sue sfaccettature immaginifiche. Questo evento non solo celebra la creatività e l’innovazione nel design luminoso, ma rappresenta anche un momento di riflessione profonda sulle nuove frontiere dell’abitare contemporaneo. Particolare attenzione sarà dedicata alla partecipazione straordinaria di Orografie, un marchio italiano pioniere dal 2020 nell’indagare i nuovi riti dell’abitare attraverso la luce. “Unveiling Lights” non è soltanto un evento, ma un invito aperto a costruire una comunità eclettica e dinamica nel cuore del comprensorio prenestino. Un’occasione per lavorare insieme, con perizia e passione, superando i limiti tecnici e concettuali per progettare un futuro luminoso e sostenibile.
A due passi dai nostri Monti Prenestini

A pochi chilometri da Roma, sulle pendici dei Monti Tiburtini e Prenestini, sorge Tivoli, una città che incanta per la sua storia millenaria, i suoi reperti archeologici, le sue acque termali e le sue spettacolari ville storiche. Fin dall’antichità, Tivoli è stata una destinazione privilegiata per i romani più facoltosi, che sceglievano questo luogo per trascorrere periodi di riposo lontano dal caos dell’Urbe. Ancora oggi, visitare Tivoli significa immergersi in un viaggio senza tempo, tra rovine imperiali, capolavori rinascimentali e paesaggi mozzafiato. Le Origini di Tivoli e la Sua Importanza nell’Antichità Tivoli, l’antica Tibur, vanta origini che risalgono a più di 3.000 anni fa. Fondata prima ancora di Roma, la città divenne un centro strategico e religioso di grande rilevanza per i Latini e, successivamente, per i Romani. Grazie alla sua posizione favorevole, affacciata sulla valle dell’Aniene e circondata da colline ricche di acque sorgive, Tivoli divenne ben presto un luogo privilegiato per le residenze aristocratiche e imperiali. Nel corso dei secoli, la città fu teatro di importanti avvenimenti storici e vide il passaggio di figure di spicco della storia romana. Gli imperatori e i nobili dell’Urbe costruirono qui magnifiche ville, tra cui spicca la straordinaria Villa Adriana, considerata una delle più grandiose residenze imperiali mai realizzate. Villa Adriana: Il Capolavoro dell’Imperatore Adriano Patrimonio UNESCO dal 1999, Villa Adriana è un complesso monumentale che testimonia lo splendore della civiltà romana. Costruita dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C., la villa si estende su oltre 120 ettari e comprende palazzi, templi, terme, teatri e giardini ispirati alle meraviglie del mondo antico che l’imperatore visitò nei suoi viaggi. Ogni angolo della villa racconta il genio architettonico di Adriano, che volle ricreare in questo luogo un perfetto equilibrio tra natura e arte. Il Canopo, con il suo lungo specchio d’acqua ornato da statue, è uno degli angoli più suggestivi, così come il Teatro Marittimo, un’originale residenza privata circondata da un canale. Passeggiare tra le rovine di Villa Adriana significa immergersi in un’atmosfera magica, dove la grandezza di Roma rivive in ogni colonna e mosaico ancora visibile. Villa d’Este: Lo Splendore del Rinascimento e le Sue Fontane Magiche Se Villa Adriana è il simbolo della grandezza romana, Villa d’Este rappresenta l’apoteosi dell’arte rinascimentale. Costruita nel XVI secolo per il cardinale Ippolito II d’Este, la villa è celebre per i suoi giardini terrazzati e per le sue spettacolari fontane, che ancora oggi stupiscono i visitatori con giochi d’acqua e prospettive suggestive. Il vero capolavoro della villa è il suo giardino, un capolavoro dell’arte idraulica con oltre 500 fontane, cascate e giochi d’acqua che creano un effetto visivo e sonoro senza pari. Tra le più famose, spiccano la Fontana dell’Organo, che emette suoni grazie a un sofisticato sistema idraulico, e la Fontana di Nettuno, una delle più imponenti dell’intero complesso. Villa d’Este è una delle meraviglie più visitate d’Italia e rappresenta un connubio perfetto tra architettura, natura e ingegneria idraulica, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Le Terme di Tivoli: Benessere tra Storia e Natura Oltre al suo patrimonio artistico e archeologico, Tivoli è rinomata per le sue acque termali, conosciute e apprezzate fin dall’antichità. Le acque sulfuree che sgorgano dalla zona sono note per le loro proprietà terapeutiche e vengono utilizzate ancora oggi nelle Terme di Roma Acque Albule, un centro benessere moderno che offre trattamenti curativi e relax immersi nella storia. Le acque albule, dal caratteristico colore lattiginoso, erano già sfruttate dai Romani per i loro bagni e le loro cure termali. Anche oggi, chi visita Tivoli può concedersi una pausa rigenerante in queste acque benefiche, proprio come facevano gli antichi patrizi romani. Tivoli: Il Rifugio dei Romani Ricchi di Ieri e di Oggi Sin dall’epoca imperiale, Tivoli è stata considerata una meta esclusiva per il riposo e il divertimento delle classi più abbienti. Gli imperatori, i senatori e gli aristocratici romani sceglievano questa città per le loro ville lussuose, attratti dalla bellezza del paesaggio e dalla qualità delle sue acque. Anche nei secoli successivi, Tivoli ha continuato ad affascinare nobili, artisti e scrittori. Grandi personalità come Goethe, Liszt e D’Annunzio hanno trovato ispirazione tra i suoi paesaggi suggestivi, contribuendo a rendere la città una destinazione privilegiata per gli amanti della storia, dell’arte e della natura. Un Viaggio nel Cuore della Bellezza Italiana Visitare Tivoli significa fare un viaggio attraverso epoche diverse, dal fasto dell’Antica Roma alla raffinatezza del Rinascimento, fino al benessere delle sue terme. Ogni angolo della città racconta una storia, ogni villa è un capolavoro da ammirare, ogni fontana è una melodia d’acqua che incanta. Che si tratti di una gita fuori porta da Roma o di un soggiorno più lungo, Tivoli è una destinazione che lascia il segno, regalando emozioni uniche a chiunque decida di scoprire il suo inestimabile patrimonio.
Un grande evento di danza al Teatro Vittorio Veneto di Colleferro

Un’interpretazione innovativa de “La Gazza Ladra” arriva in scena La stagione teatrale 2025 del Teatro Vittorio Veneto di Colleferro continua a sorprendere il pubblico con una proposta del tutto inedita: la danza. Dopo il grande riscontro dei primi spettacoli in cartellone, il 9 marzo alle ore 18:00 il palcoscenico si accenderà con il talento della compagnia Astra Roma Ballet, che porterà in scena una rivisitazione speciale di “La Gazza Ladra”. Lo spettacolo si ispira alla celebre opera di Gioachino Rossini, riproponendola in chiave coreutica grazie alla creatività del coreografo Paolo Arcangeli. Il pubblico potrà immergersi in un viaggio emozionante, in cui la musica e la danza si intrecciano per raccontare la storia di Ninetta, una figura femminile dalla forte personalità, che affronta prove difficili con determinazione. Attraverso un susseguirsi di assoli, passi a due e momenti d’insieme, il balletto darà nuova vita all’intensità drammatica e all’ironia dell’opera originale. Un’esperienza visiva e musicale di grande impatto A rendere lo spettacolo ancora più suggestivo sarà il contributo visivo di Marco Schiavoni, artista noto per le sue straordinarie videoproiezioni. Il suo lavoro darà ulteriore profondità alla scena, creando un dialogo tra immagini e movimento. Schiavoni, che ha collaborato a oltre 200 produzioni teatrali, è considerato un punto di riferimento nella fusione tra tecnologia e spettacolo dal vivo. Sul palco, otto ballerini di alto livello daranno corpo a questa nuova interpretazione, in una coreografia che rispetta la tradizione rossiniana ma al tempo stesso la reinventa con energia e dinamismo. Arcangeli, già apprezzato per il suo recente adattamento de “Il Flauto Magico”, torna con un lavoro che esalta la bellezza della danza, mantenendo lo spirito frizzante e teatrale della musica di Rossini. Un appuntamento da non perdere Questa rappresentazione non è solo un omaggio alla grande musica lirica, ma anche un esempio di come il balletto possa reinterpretare capolavori senza tempo attraverso un linguaggio contemporaneo. La stagione teatrale di Colleferro 2025, già ricca di appuntamenti, vedrà un altro evento di rilievo il 23 marzo, con il concerto “I Magnifici Tre”, dedicato alle colonne sonore di Morricone, Rota e Piovani. Chi ama l’arte e la danza avrà quindi un’occasione speciale per assistere a uno spettacolo unico, in cui emozione, tecnica e innovazione si fondono in un perfetto equilibrio. 🔹 Data e ora: Domenica 9 marzo 2025, ore 18:00🔹 Luogo: Teatro Vittorio Veneto – Via Artigianato 47, Colleferro (RM)🔹 Informazioni: ☎️ 0687085371
Bruno Pizzul l’addio alla voce che ha raccontato l’Italia

Stanotte se n’è andato Bruno Pizzul. Si è spento in ospedale a Gorizia, pochi giorni prima di compiere 87 anni. E con lui se ne va una voce che non era solo la colonna sonora del calcio italiano, ma anche il compagno fedele di generazioni di tifosi, l’eco rassicurante che ha raccontato la nostra passione più grande. Non ci sarà più quel timbro caldo e inconfondibile, quella gentilezza d’altri tempi che rendeva ogni partita un racconto. Con Bruno Pizzul non c’era urlo sguaiato, non c’era la ricerca forzata dello spettacolo, ma solo classe, misura, competenza e un’ironia sottile, mai invadente. Un pezzo di vita, un pezzo di storia che oggi lascia un vuoto enorme. Nato a Udine l’8 marzo 1938, prima di diventare giornalista fu calciatore, vestendo le maglie di Udinese, Catania e Ischia. Poi, nel 1969, l’ingresso in Rai. E da lì in avanti, il destino di Pizzul si legò indissolubilmente a quello della Nazionale italiana. Per più di 30 anni, fu lui la voce che accompagnò gli Azzurri nelle gioie e nei dolori, nelle vittorie sofferte e nelle sconfitte brucianti. Sempre con quell’eleganza d’animo che oggi sembra quasi un lusso d’altri tempi. Come dimenticare il suo commento durante la tragedia dell’Heysel nel 1985? “Una serata che avremmo voluto raccontare in tutt’altro modo”, disse, con la voce spezzata dalla commozione. O le “Notti Magiche” di Italia ’90, vissute con la speranza di un’intera nazione? Quella semifinale contro l’Argentina, terminata con la delusione ai rigori, e il suo mesto “e purtroppo…” che ancora oggi risuona nella memoria di chi c’era. Il suo stile era fatto di frasi diventate leggenda, espressioni che chiunque abbia amato il calcio negli ultimi 50 anni può sentire riecheggiare nella mente. Partendo da “Tutto molto bello” (pronunciato per elogiare lo spettacolo in campo) a “Grappolo d’uomini” (la mischia in area di rigore prima di un calcio d’angolo), poi “Cincischia” (il perder tempo con la palla fra i piedi), e “Bandolo della matassa” (dal giocatore che trova la soluzione in un momento critico), “Sventola da fuori” (a indicare un gran tiro dal fuori area), senza dimenticare “partiti” e “ed è gol”. “Ha il problema di girarsi”, diceva di quei giocatori macchinosi che impiegavano un’eternità a concludere. ” “Dino… Roberto… di nuovo Dino”, quasi un involontario scioglilingua per nominare i due Baggio soltanto omonimi. Il leggendario “cucchiaio” di Totti Chi può dimenticare il celebre “cucchiaio” di Totti durante la lotteria dei rigori nella semifinale di Euro 2000 tra Olanda e Italia? Bruno Pizzul, con il suo inconfondibile stile, commentò quel gesto con una perla destinata a restare nella storia: “Totti. Eeeee segna anche Totti, ha rischiato l’impossibile. Ha beffato Van der Sar con un tiretto. Panenka aveva tentato la stessa cosa nella finale europea tra Jugoslavia e Cecoslovacchia.” Un commento che ha reso ancora più epico uno dei momenti più iconici della carriera del capitano giallorosso. E poi la sua grande passione per il vino e la convivialità. “Bisogna bere per dimenticare”, diceva ridendo dopo una sconfitta particolarmente amara. “Situazione che si fa interessante”, quando l’incontro prendeva una piega inaspettata. Quella sua cadenza friulana, il suo stile sobrio, mai sopra le righe, erano una rarità in un mondo che col tempo ha preferito il clamore alla sostanza. Nel 2002, dopo il Mondiale in Corea e Giappone, lasciò la telecronaca della Nazionale. “Era il momento giusto”, disse con la solita umiltà, come se non sapesse che l’Italia intera avrebbe continuato a desiderare la sua voce, ancora e ancora. Oggi il calcio italiano perde non solo un giornalista, ma un punto di riferimento. Un uomo capace di raccontare lo sport con un’eleganza che sembra ormai perduta. Ci mancherà il suo modo di dire, di raccontare, di accompagnarci tra un dribbling e un colpo di testa. Ci mancherà il suo stile inconfondibile, quella pacatezza che rendeva persino le sconfitte più sopportabili. “E purtroppo…”. Questa volta per davvero. Addio, Bruno.
Violenti temporali e grandinate colpiscono Palestrina e Cave

Il proverbio lo aveva previsto: “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”. E infatti, domenica 2 marzo 2025, il tempo ha dato spettacolo con un’improvvisa ondata di maltempo che ha investito la provincia di Roma, colpendo in particolare i comuni di Palestrina, Cave e Genazzano. Nel primo pomeriggio, un violento temporale accompagnato da forti raffiche di vento e una fitta grandinata ha trasformato le strade in un tappeto bianco, causando disagi alla circolazione e sorprendendo cittadini e automobilisti. L’episodio meteorologico è stato causato dalla formazione improvvisa di nubi cumuliformi sui rilievi dell’area prenestina, un fenomeno tipico dei cosiddetti temporali convettivi, che si sviluppano quando l’aria calda al suolo si scontra con masse d’aria più fredde in quota. Questo genere di perturbazioni, sebbene più comuni nei mesi estivi, può verificarsi anche in primavera o, come in questo caso, in un marzo caratterizzato da repentini cambi di temperatura. Maltempo improvviso e temperature anomale Negli ultimi giorni, la regione Lazio è stata attraversata da un’alternanza di clima mite e improvvisi cali termici, un’instabilità che ha favorito lo sviluppo di fenomeni intensi e localizzati. La grandinata di domenica ha colto molti di sorpresa, con chicchi di ghiaccio che hanno raggiunto dimensioni significative, colpendo tetti, parabrezza e coltivazioni. In alcune zone, le strade sono diventate temporaneamente impraticabili a causa dell’accumulo di ghiaccio, mentre i residenti hanno segnalato danni a veicoli e strutture esterne. I temporali convettivi tendono a svilupparsi nelle ore più calde della giornata, quando il riscaldamento del suolo raggiunge il suo apice. Il calore accumulato in superficie fa salire rapidamente l’aria calda verso l’alto, favorendo la condensazione e la formazione di imponenti nubi temporalesche. Il risultato è una perturbazione di breve durata ma di forte intensità, caratterizzata da piogge torrenziali, raffiche di vento e, in alcuni casi, grandinate violente come quella che ha colpito Palestrina e Cave. Marzo e i suoi estremi: cosa aspettarsi nei prossimi giorni? Secondo le previsioni meteo, l’instabilità atmosferica potrebbe continuare nei prossimi giorni, con alternanza di giornate soleggiate e nuovi episodi di maltempo improvviso. L’arrivo della primavera è spesso accompagnato da sbalzi termici e condizioni atmosferiche imprevedibili, che rendono il mese di marzo particolarmente incline a fenomeni estremi. Gli esperti raccomandano prudenza, soprattutto per chi si mette in viaggio, e di prestare attenzione agli aggiornamenti meteo per evitare di trovarsi impreparati di fronte a nuovi rovesci improvvisi. Anche l’agricoltura potrebbe risentire di questi episodi, con possibili danni alle coltivazioni precoci a causa delle temperature irregolari e delle grandinate. L’evento del 2 marzo rappresenta un’ulteriore conferma di come il clima stia diventando sempre più imprevedibile, richiedendo una maggiore attenzione e preparazione per affrontare le improvvise sfide imposte dalla natura.
PINO DANIELE. SPIRITUAL

COMUNICATO STAMPA Dal 20 marzo al 6 luglio a Palazzo Reale di NAPOLI PINO DANIELE. SPIRITUAL un’inedita esposizione dedicata al cantautore 19 marzo 2025 Dal 20 marzo fino al 6 luglio la Sala Plebiscito e la Sala Belvedere di Palazzo Reale a Napoli ospitano Pino Daniele. Spiritual, l’inedita esposizione che celebra il grande PINO DANIELE a 70 anni dalla sua nascita e a 10 anni dalla sua scomparsa. La mostra è un progetto culturale che intende rievocare le origini del mondo artistico di Pino Daniele, la sua dimensione trascendente e il suo lascito socio-culturale. Per la prima volta, la storia di uno degli artisti più amati della musica italiana viene raccontata attraverso un ricco mosaico di contenuti audiovisivi, pubblici e privati, materiali d’autore e amatoriali, documenti inediti, oggetti personali e strumenti che lo hanno accompagnato nel suo percorso creativo. Ogni elemento esposto è una tessera che contribuisce a delineare il ritratto di un artista e di un uomo, la cui eredità va ben oltre la musica. Pino Daniele. Spiritual non è solo il titolo di una mostra, ma è un concetto che racchiude l’essenza più profonda di uno degli artisti più amati, il cui viaggio musicale e umano ha saputo attraversare confini geografici e culturali, fondendo tradizioni diverse in un’armonia unica. Un’esposizione inedita con installazioni scenografiche, “tante rarità” concesse per l’occasione dalla Fondazione Pino Daniele e materiali originali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intera esperienza musicale ed umana dell’artista. A partire da una dichiarazione di Pino Daniele, “La musica esprime socialità”, l’obiettivo principale della mostra è anche quello di perseguire il suo impegno e stimolare l’animo delle persone, portarle a guardarsi dentro e a dare una valenza alle proprie azioni, offrire al visitatore un viatico ripercorrendo la storia di Pino Daniele in modo intenso e toccante. Pino Daniele era un essere “spirituale” per la sua attitudine a dare un significato profondo alle sue azioni. Spiritual è anche la forte connessione con la musica blues, un genere musicale che affonda le sue radici nella musica spirituale africana. Questa connessione si manifesta in vari modi nelle sue opere: nella struttura musicale, nelle tematiche, nell’espressività emotiva e nell’improvvisazione, elemento chiave sia nella musica spiritual africana, sia nel blues, che in quella di Pino che componeva ed improvvisava con istintività e per farlo si dedicava ad una profonda ricerca musicale ed una disciplina sul suo strumento, la chitarra. La sua arte ha sempre dialogato con Napoli, una città che è al tempo stesso radice e orizzonte, specchio di un’identità complessa e universale. Pino è stato espressione vivente di questa città-mondo, intrecciando la tradizione partenopea con linguaggi contemporanei e dando voce a un patrimonio culturale che attraversa i secoli e i confini. La mostra è suddivisa in due parti ed in 9 aree tematiche. La prima parte ripercorre la storia di Pino Danieledal 1955 al 1977, anno di pubblicazione del suo primo album, impreziosita dalle ricostruzioni scenografiche della sala prove (la “Grotta” di tufo, punto di riferimento per suonare e fare ricerca musicale) e di un tipico live club notturno di Napoli degli anni ’70, luoghi che contestualizzano gli esordi del musicista, consentendo ai visitatori di attraversare varie epoche e di interagire con la sua magia. La seconda parte, invece,narra in maniera intima e completa la sua vita e la sua carriera dal 1977 al 2014 attraverso un percorso cronologico che intreccia la sua evoluzione musicale e personale con un focus sugli incontri, sulle collaborazioni e sulle produzioni musicali. La mostra Pino Daniele. Spiritual è promossa dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta da Alessandro Daniele, con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Luce e con Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia che la organizza. Il progetto porta il sigillo “70/10 Anniversary”, assegnato esclusivamente a eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria di Pino Daniele, rappresentano un valore significativo e un contributo rilevante alla sua eredità musicale e culturale, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita. Pino Daniele. Spiritual vedrà la realizzazione di un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, che raccoglie la storia, le immagini e un ricco repertorio di straordinarie testimonianze. Ufficio stampa C.O.R. Creare Organizzare RealizzareAntonio Naselli | +39 333 1865970 | antonionaselli.press@gmail.com Ufficio stampa Palazzo Reale di NapoliDiana Kühne | +39 337 929093 | pal-na.ufficiostampa@cultura.gov.it Ufficio stampa Fondazione Pino DanieleGiulia Orsi | +39 02 20404727 | giulia@paroleedintorni.it
Arte e Storia a Ingresso Gratuito

Se vivi nei meravigliosi Castelli Romani o sui Monti Prenestini e vuoi trascorrere una domenica speciale nella Capitale, il 2 marzo è l’occasione perfetta! Come ogni prima domenica del mese, i musei civici e alcuni siti archeologici di Roma aprono gratuitamente le loro porte ai visitatori. Un’opportunità imperdibile per immergersi nell’arte, nella storia e nella cultura della città eterna senza spendere un centesimo. Alla Scoperta dei Tesori Archeologici Per gli appassionati di antichità, la giornata inizia con una passeggiata tra le vestigia della Roma imperiale. Il Parco Archeologico del Celio, aperto dalle 7:00 alle 17:30, ospita il Museo della Forma Urbis, visitabile dalle 10:00 alle 16:00. Qui potrai ammirare l’antica mappa marmorea della città, un documento unico per comprendere la topografia dell’Urbe. Spostandoti verso il cuore della città, potrai visitare l’Area Sacra di Largo Argentina, celebre per i suoi templi e per essere il luogo dove venne assassinato Giulio Cesare. Per un tuffo nell’epoca dei grandi spettacoli romani, non perdere l’area archeologica del Circo Massimo, un tempo il più grande stadio dell’antichità, e i maestosi Fori Imperiali, con ingresso dalla Colonna Traiana. Passeggiare tra questi monumenti significa rivivere la grandezza della Roma imperiale e respirare l’atmosfera di un’epoca che ha segnato la storia dell’umanità. I Musei Civici: Scrigni di Cultura Se ami l’arte e la storia, potrai scegliere tra numerosi musei aperti gratuitamente. Dai Musei Capitolini, custodi di capolavori inestimabili, ai Mercati di Traiano, il più antico centro commerciale del mondo, ogni luogo racconta un pezzo del passato glorioso della città. Al Museo dell’Ara Pacis potrai ammirare l’altare dedicato alla pace augustea, mentre alla Centrale Montemartini ti sorprenderà il contrasto tra archeologia classica e archeologia industriale. A Palazzo Braschi, sede del Museo di Roma, le mostre temporanee ti faranno viaggiare tra epoche e stili diversi. Se ami l’arte contemporanea, la Galleria d’Arte Moderna offre un’interessante selezione di opere, mentre i Musei di Villa Torlonia ti faranno scoprire ambienti raffinati e mostre sorprendenti, dalla Casina delle Civette alla Serra Moresca. Mostre da Non Perdere Tra le tante esposizioni in corso, ai Musei Capitolini spicca la mostra su Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino, con capolavori provenienti dalla Pinacoteca Civica di Ancona. Sempre ai Capitolini, nella Sala degli Arazzi, un’affascinante esposizione su Agrippa Postumo offre una nuova lettura della storia romana. Al Museo di Roma in Trastevere, potrai esplorare “L’Albero del Poeta”, una mostra dedicata alla quercia di Torquato Tasso al Gianicolo, e “Roma Chilometro Zero”, che racconta la città attraverso gli occhi di 15 fotografi contemporanei. Se ami la fotografia, la retrospettiva su Nicola Sansone ti farà scoprire un’epoca di grande fermento artistico. Ai Musei di Villa Torlonia, il Casino dei Principi ospita una mostra dedicata a Titina Maselli nel centenario della nascita, mentre la Casina delle Civette celebra Niki Berlinguer, artista pioniera nella creazione di arazzi unici. Alla Galleria d’Arte Moderna, “Estetica della Deformazione” esplora l’espressionismo italiano, mentre “La poesia ti guarda” omaggia il Gruppo 70, protagonista delle neoavanguardie italiane. Un’Esperienza per Tutti Oltre ai musei civici, restano sempre accessibili gratuitamente il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, il Museo Napoleonico, il Museo Carlo Bilotti e molti altri piccoli gioielli culturali sparsi per la città. Alcune mostre speciali e attrazioni come il Planetario, la Circo Maximo Experience e il Bunker di Villa Torlonia prevedono un biglietto a tariffa ridotta per i possessori della MIC Card. Non lasciarti sfuggire questa straordinaria occasione per scoprire Roma in un modo nuovo e affascinante! Che tu sia amante dell’arte, della storia o semplicemente curioso di esplorare, la prima domenica di marzo sarà una giornata da ricordare. Prepara scarpe comode, carica la macchina fotografica e lasciati conquistare dalla bellezza della Capitale!
I Vini Autoctoni dei Monti Prenestini: Un Tesoro da Scoprire

I Monti Prenestini, situati a pochi chilometri da Roma, custodiscono un patrimonio enologico ancora poco conosciuto ma di grande valore. Qui, tra dolci colline e borghi affascinanti, si producono vini autoctoni che raccontano la storia e la cultura di un territorio autentico. Profumi intensi, sapori decisi e tradizioni millenarie si fondono in calici che meritano di essere scoperti e apprezzati. Vitigni Autoctoni: L’Essenza del Territorio Tra i vitigni autoctoni più rappresentativi dei Monti Prenestini spicca il Cesanese, un vino rosso che conquista per il suo colore rubino intenso e per le note speziate e fruttate. Il Cesanese è un vero e proprio emblema del territorio, con un gusto corposo e armonico, perfetto per accompagnare piatti saporiti della cucina locale. Per chi preferisce i vini bianchi, la Malvasia Puntinata è una scelta ideale. Conosciuta per i suoi profumi delicati e freschi, regala al palato sensazioni morbide e aromatiche. Questo vitigno è apprezzato per la sua capacità di esprimere al meglio le caratteristiche del suolo vulcanico dei Monti Prenestini, offrendo vini bianchi eleganti e di grande personalità. Cantine e Produttori: Passione e Tradizione Il cuore della viticoltura dei Monti Prenestini batte forte nelle cantine locali, dove il lavoro dei produttori si traduce in vini autentici e di alta qualità. Piccole realtà a conduzione familiare si dedicano con passione alla coltivazione dei vitigni autoctoni, rispettando la natura e le tradizioni del territorio. Alcune aziende vinicole si distinguono per la produzione biologica e sostenibile, con vigneti coltivati secondo metodi a basso impatto ambientale. Qui ogni bottiglia racconta una storia fatta di impegno e amore per la terra, offrendo esperienze di degustazione uniche per chi desidera scoprire i veri sapori dei Monti Prenestini. Esperienze da Vivere: Degustazioni e Paesaggi Scoprire i vini autoctoni dei Monti Prenestini significa anche vivere esperienze enoturistiche coinvolgenti. Le visite in cantina permettono di conoscere da vicino le tecniche di produzione, passeggiare tra i filari di vite e degustare vini abbinati a prodotti tipici locali come salumi, formaggi e pane casereccio. Le colline dei Monti Prenestini offrono inoltre panorami mozzafiato, perfetti per escursioni e passeggiate rilassanti. Una giornata trascorsa tra vigneti e borghi storici si trasforma in un viaggio sensoriale che coinvolge tutti i sensi: dal gusto del vino al profumo della terra, dalla vista di paesaggi incantevoli al calore dell’accoglienza locale. Un Viaggio tra Storia e Gusto I vini autoctoni dei Monti Prenestini non sono semplici bevande, ma veri e propri racconti in bottiglia. Ogni sorso racchiude secoli di storia, cultura contadina e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Sono vini che parlano di un territorio generoso e autentico, capace di sorprendere chiunque si lasci guidare dalla curiosità. Per gli amanti del buon vino e per chi desidera vivere un’esperienza diversa a pochi passi da Roma, i Monti Prenestini offrono un itinerario enologico tutto da esplorare. Degustare un bicchiere di Cesanese o di Malvasia Puntinata significa entrare in contatto con l’anima più vera di questa terra, fatta di passione, lavoro e bellezza. Lasciati conquistare dai sapori intensi, dalle storie affascinanti e dai panorami suggestivi dei Monti Prenestini: un viaggio tra vini autoctoni e tradizioni che non potrai dimenticare.
Tradizione Colori e Divertimento

Il Carnevale Genazzanese 2025 si prepara a trasformare il pittoresco borgo di Genazzano in un’esplosione di colori, musica e allegria. Dal 23 febbraio al 4 marzo 2025, le vie del centro storico accoglieranno residenti e visitatori con un ricco programma di eventi, che celebra la tradizione carnevalesca e la cultura locale. Un Borgo Ricco di Storia e Tradizioni Prima di immergersi nei festeggiamenti, vale la pena conoscere Genazzano, un paese che vanta un passato millenario. Situato tra i Monti Prenestini, Genazzano è celebre per il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, meta di pellegrinaggi e luogo di grande importanza religiosa. Altro simbolo del borgo è il Castello Colonna, una maestosa struttura medievale che domina il centro abitato e che spesso ospita eventi culturali e manifestazioni artistiche. Le stradine lastricate e i panorami suggestivi rendono Genazzano un luogo ideale per vivere il Carnevale, dove storia e tradizione si fondono in un’atmosfera unica. Programma del Carnevale Genazzanese 2025 Domenica 23 febbraio 2025: Dal 24 al 28 febbraio 2025: Sabato 1 marzo 2025: Domenica 2 marzo 2025: Martedì 4 marzo 2025: Un Carnevale per Tutti Il Carnevale Genazzanese non è solo una festa, ma un momento di aggregazione che coinvolge tutta la comunità. Le attività proposte sono pensate per intrattenere persone di tutte le età: i più piccoli potranno divertirsi con i laboratori e i giochi, mentre gli adulti potranno godere degli spettacoli e delle serate danzanti. Inoltre, durante tutto il periodo del Carnevale, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire le delizie culinarie locali, tra cui la famosa pizza genazzanese, preparata secondo antiche ricette, e i vini dei Castelli Romani. Perché Partecipare al Carnevale di Genazzano 2025 Partecipare al Carnevale Genazzanese significa vivere un’esperienza autentica, immersi nella cultura e nella storia di un borgo che sa come celebrare le proprie tradizioni. L’atmosfera accogliente e festosa, unita al fascino di Genazzano e alle sue bellezze architettoniche, rende questa manifestazione un appuntamento imperdibile. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito e il centro storico sarà interamente pedonalizzato per consentire a tutti di muoversi in sicurezza e godersi lo spettacolo. Il Carnevale Genazzanese 2025 si preannuncia come un evento ricco di emozioni, ideale per trascorrere giornate all’insegna del divertimento, della cultura e della buona cucina. Se siete alla ricerca di un Carnevale tradizionale ma allo stesso tempo originale, Genazzano è la meta perfetta. Non resta che segnare le date in calendario e prepararsi a vivere un’esperienza indimenticabile.
Cosa Mangiare in Questa Terra di Tradizioni

I Monti Prenestini, situati a pochi chilometri da Roma, offrono non solo panorami mozzafiato e borghi ricchi di storia, ma anche una tradizione gastronomica che conquista ogni visitatore. Questa zona, immersa nella natura e caratterizzata da piccoli centri ricchi di fascino, propone una cucina genuina, fatta di ingredienti locali e ricette tramandate di generazione in generazione. Ecco una guida alle prelibatezze imperdibili da gustare nei Monti Prenestini. Il Pane di Lariano: Semplice, Ma Unico Tra i prodotti più celebri dei Monti Prenestini c’è senza dubbio il Pane di Lariano. Realizzato con farine selezionate e cotto nel tradizionale forno a legna, si distingue per la crosta croccante e dorata e per la mollica soffice e saporita. Questo pane è perfetto per accompagnare salumi e formaggi locali, ma è talmente buono che può essere gustato anche da solo. La sua bontà è riconosciuta a livello nazionale e rappresenta un simbolo della panificazione tradizionale laziale. La Porchetta: Regina delle Sagre Quando si parla di cucina laziale, la porchetta occupa un posto d’onore. Nei Monti Prenestini, questa specialità è preparata secondo antiche ricette che prevedono la lenta cottura del maiale disossato e condito con erbe aromatiche come rosmarino, finocchietto e pepe nero. La crosta croccante e la carne morbida e saporita rendono la porchetta un piatto irresistibile, perfetto per uno spuntino veloce o come protagonista di un pranzo domenicale. Ogni anno, numerose sagre celebrano questa delizia, attirando visitatori da tutta la regione. Formaggi e Latticini: Sapori Veri del Territorio I caseifici dei Monti Prenestini offrono una vasta gamma di formaggi e latticini di altissima qualità. Tra questi spiccano ricotte fresche, pecorini stagionati e formaggi aromatizzati alle erbe locali. Una tappa imperdibile è rappresentata dai prodotti del Caseificio Damigelli Franco di Palestrina, rinomato per la qualità delle sue creazioni. I formaggi locali si sposano perfettamente con marmellate artigianali o miele della zona, come quello prodotto da Mauro Marini a Palestrina. Frutta e Verdura a Km 0: Freschezza Garantita La natura rigogliosa dei Monti Prenestini garantisce la produzione di frutta e verdura freschissime e di stagione. Produttori locali come Ciaffei Carchitti, Zaratti Colonna e Giuliani Colonna offrono prodotti genuini, coltivati nel rispetto della tradizione agricola del territorio. Acquistare frutta e verdura a Km 0 non solo garantisce freschezza e qualità, ma sostiene anche l’economia locale e favorisce uno stile di vita sostenibile. Dolci Tipici: Una Dolce Conclusione Ogni pasto che si rispetti merita una degna conclusione. Nei Monti Prenestini, i dolci tipici raccontano storie di tradizione e famiglia. Biscotti artigianali, crostate con marmellate locali e dolci da forno rappresentano una vera delizia per il palato. A Palestrina, il Forno di Salomone e Mizzoni è famoso per i suoi dolci tipici, preparati con ingredienti genuini e secondo ricette tramandate da generazioni. Anche il Forno Maggi offre prodotti da forno eccellenti, ideali per una colazione o una merenda all’insegna della bontà. Vini Locali: Il Gusto dei Colli Un viaggio gastronomico nei Monti Prenestini non può dirsi completo senza un buon bicchiere di vino locale. Le colline della zona offrono terreni ideali per la viticoltura, e aziende come l’Azienda Vinicola Cilia di Palestrina producono vini che esaltano i sapori della cucina locale. Dal bianco fresco e fruttato al rosso corposo e deciso, ogni calice racconta il legame profondo tra la terra e i suoi prodotti. Un’Esperienza Culinaria da Vivere La cucina dei Monti Prenestini è un’esperienza che va oltre il semplice gusto. Ogni piatto, ogni prodotto racconta una storia fatta di tradizione, passione e legame con il territorio. Che si tratti di un pranzo in trattoria, di una visita a un forno storico o di una degustazione in cantina, ogni assaggio è un tuffo nella cultura e nell’autenticità di questa affascinante zona del Lazio. Se stai programmando una visita, lasciati guidare dai sapori genuini dei Monti Prenestini: sarà un viaggio indimenticabile per il palato e per il cuore.