Nuova farmacia comunale a San Cesareo: ecco il progetto e le novità

Il Comune di San Cesareo annuncia l’apertura di una terza farmacia comunale, che rappresenterà anche la quinta sede inserita nella pianta organica del territorio comunale. La nuova struttura sorgerà in via Casilina 72, accanto all’asilo nido “Nido degli Anatroccoli”, e sarà dotata di un ampio parcheggio per rispondere alle esigenze dei cittadini della zona. Obiettivi e dislocazione della nuova sede Questa inaugurazione si inserisce nel contesto dell’espansione della rete di farmacie comunali, un percorso costante che il Comune sta seguendo in risposta alla domanda di un servizio sanitario più capillare e accessibile. La decisione di collocare la farmacia in via Casilina è legata alla volontà di servire un’area in crescita, garantendo al tempo stesso spazi adeguati per parcheggio e accessibilità. L’inquadramento nella pianta organica comunale La farmacia in via Casilina rappresenta la terza sede attiva sul territorio comunale di San Cesareo, e corrisponde alla quinta posizione nella pianta organica complessiva. Questo ampliamento del sistema farmaceutico comunale mostra l’intenzione dell’amministrazione di estendere progressivamente la copertura territoriale dei servizi farmaceutici, adeguandosi alle esigenze demografiche e urbanistiche . Significato del progetto a livello locale L’apertura di una nuova farmacia comunale ha quattro principali valenze: Come si è arrivati a questo passaggio L’annuncio arriva da testate locali e da pagine informative come “Monti Prenestini”, che hanno sottolineato come la nuova farmacia rappresenti un ulteriore passo in avanti nell’offerta dei servizi comunali per la sanità di base. A oggi, questa farmacia è l’ultima novità in ordine di tempo e va ad aggiungersi alle strutture già attive. Prospettive future Con l’istituzione di questa nuova sede, San Cesareo ritrova dinamismo nel proprio impianto sanitario territoriale: è attesa ora la definizione delle modalità di affidamento (concessione, gestione …). In passato l’azienda sanitaria locale (ASL Roma 5) aveva già deciso l’affidamento di sedi farmaceutiche comunali nella zona, in un percorso avviato diversi anni fa. Nei prossimi mesi si saprà se, oltre alla farmacia, sono previsti servizi integrativi quali ambulatori, consulenze farmaceutiche, o attività legate alla prevenzione e al benessere cittadino. Sarà importante conoscere anche le tempistiche di apertura e il personale che vi sarà assegnato. In sintesi
Labico, il Festival del Palco Errante ospita “Postumi Analcolici” di Carlo Spezzano

Mercoledì 17 luglio un appuntamento tra teatro, pensiero critico e ironia sociale Il Festival del Palco Errante di Labico prosegue il suo cammino all’insegna della sperimentazione teatrale e dell’impegno culturale. Tra le proposte più attese di questa edizione c’è “Postumi Analcolici”, un monologo intenso, dissacrante e profondo firmato dall’attore e regista Carlo Spezzano, che andrà in scena mercoledì 17 luglio alle ore 21:00 nello spazio all’aperto di Largo Nobile, uno dei luoghi simbolo del borgo. Lo spettacolo si presenta come una riflessione originale e irriverente sul rapporto tra chi crea e chi osserva, tra palco e platea, tra artista e spettatore. Con uno stile che unisce umorismo tagliente e pensiero filosofico, Spezzano costruisce una narrazione che scardina le convenzioni della rappresentazione teatrale per trasformarle in atto di consapevolezza collettiva. Un teatro che provoca e coinvolge “Postumi Analcolici” non è semplicemente uno spettacolo, ma un’occasione per mettere in discussione le dinamiche del consenso, del coinvolgimento e dell’identificazione. L’autore conduce il pubblico attraverso una riflessione sulla passività dello spettatore contemporaneo, sulla sua attitudine all’attesa, all’ascolto silenzioso, all’applauso automatico. Ma proprio questo gesto – l’applauso – diventa nel lavoro di Spezzano un simbolo da ripensare. Nasce così l’idea dell’“applauso di disprezzo”, un atto teatrale provocatorio che si fa strumento politico, gesto simbolico di dissenso, ma sempre attraverso un registro ironico e intelligente. Nessuna violenza, nessuna retorica: solo il desiderio di spiazzare e far riflettere. Teatro come antidoto alla solitudine Nel suo insieme, il monologo è anche un invito alla condivisione. Per Spezzano, “Postumi Analcolici” è un pretesto per non restare soli con se stessi, per rompere il silenzio interiore e il distacco collettivo che spesso si prova di fronte alla realtà. Il teatro, in questo caso, diventa uno spazio di incontro e di confronto, capace di mettere in scena le fragilità contemporanee con leggerezza e intelligenza. Lo spettacolo è consigliato a chi cerca nel teatro non solo intrattenimento, ma anche stimoli, domande, nuove prospettive. Cultura e convivialità: una serata da vivere A rendere ancora più coinvolgente la serata sarà la presenza di un’area food & beverage curata da Marco e Sonia, dove sarà possibile gustare piatti sfiziosi e bevande fresche prima e dopo lo spettacolo. Un’occasione per vivere il Festival del Palco Errante nella sua dimensione più ampia: un luogo in cui l’arte si intreccia con la socialità, il pensiero critico con il piacere della compagnia. Per tutti gli amanti del teatro contemporaneo, degli esperimenti di linguaggio e delle riflessioni intelligenti e fuori dagli schemi, “Postumi Analcolici” rappresenta un appuntamento imperdibile. Per info: artisticamentevelletri@gmail.com
Carchitti: fragole, storia e fascino rurale nei Colli Prenestini

Carchitti (frazione di Palestrina, RM), luglio 2025 – Tra le colline dei Colli Prenestini, a circa 1 km da un centro più noto come Palestrina, sorge Carchitti, un piccolo borgo agricolo che sorprende per la sua storia recente e per una vocazione territoriale molto radicata. Pur contenendo poche decine di abitanti, il borgo merita una visita per la sua autenticità e per le tradizioni ancora vive, in poche parole un gioiello tutto da scoprire. Dalle carestie alla “fragolicoltura” Carchitti (frazione di Palestrina, RM), luglio 2025 – Tra le colline dei Colli Prenestini, a circa 1 km da un centro più noto come Palestrina, sorge Carchitti, un piccolo borgo agricolo che sorprende per la sua storia recente e per una vocazione territoriale molto radicata. Pur contenendo poche decine di abitanti, il borgo merita una visita per la sua autenticità e per le tradizioni ancora vive, in poche parole un gioiello tutto da scoprire. Dalle carestie alla “fragolicoltura” Fondato alla fine del XIX secolo, Carchitti nacque in seguito a una carestia che spinse alcune famiglie originarie dei Monti Prenestini a trasferirsi su un terreno più favorevole alla coltivazione. L’area apparteneva al comune di Palestrina e si rivelò idonea alle coltivazioni: in particolare la fragola, diventata nel tempo il prodotto simbolo del borgo. La Sagra delle Fragole di Carchitti celebra l’identità agricola del paese, giunta nel 2016 alla sua 38ª edizione. Dove si trova e com’è fatto Carchitti si estende a circa 416 metri di altitudine, in una zona collinare che guarda verso la pianura romana e la Valle del Sacco. È situata a breve distanza non solo da Palestrina, ma anche da Zagarolo, in una posizione strategica lungo la via Casilina e non lontano dall’ingresso sull’autostrada A1. Il borgo è caratterizzato da case indipendenti, stradine tranquille e una dimensione raccolta che lo rende ideale per una visita lenta e autentica. Tradizione e comunità La vocazione agricola e l’identità contadina hanno plasmato la vita del borgo. La Sagra delle Fragole non è soltanto un evento gastronomico, ma una festa popolare che unisce comunità e visitatori attorno ai prodotti della terra. Si tratta di un momento di convivialità che valorizza la storia del luogo: un borgo che nacque per motivi pratici (sfuggire alla carestia) e che è fiorito attorno a una coltura che è diventata simbolo. Un’oasi tranquilla vicino a Palestrina Pur trovandosi vicino a un centro storico ben più noto come Palestrina, Carchitti conserva una dimensione intima e rurale. Fa parte di un territorio più ampio che include bellezze archeologiche e paesaggistiche, ma è proprio il suo carattere discreto che lo rende interessante. Chi desidera fuggire dai percorsi turistici tradizionali può trovare in questa frazione una parentesi autentica idealmente completa per una gita, un pranzo contadino o anche una semplice passeggiata tra le coltivazioni di fragole. Un tesoro poco noto Carchitti rappresenta uno dei volti più sinceri dei Colli Prenestini: non un borgo monumentale, ma un luogo di vita. Dove la storia recente diventa racconto collettivo. Dove una coltura (la fragola) diventa identità. E dove la semplicità diventa valore. Visitare Carchitti significa assaporare le atmosfere della provincia romana più autentica, in un contesto agricolo e familiare, tra campi, case e un borgo che ha fatto della fragolicoltura la sua ragione d’essere.na, Carchitti conserva una dimensione intima e rurale. Fa parte di un territorio più ampio che include bellezze archeologiche e paesaggistiche, ma è proprio il suo carattere discreto che lo rende interessante. Chi desidera fuggire dai percorsi turistici tradizionali può trovare in questa frazione una parentesi autentica idealmente completa per una gita, un pranzo contadino o anche una semplice passeggiata tra le coltivazioni di fragStrumenti ChatGPT può commettere errori. Assicurati di verificare le informazioni importanti. Vedi Preferenze sui cookie.
Eccellenza tecnologica e controllo di qualità con l’Impianto Benninghoven TBA4000

Da anni punto di riferimento nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni, Cicchetti Appalti e Costruzioni si distingue per l’elevato standard qualitativo dei suoi lavori, per la sostenibilità ambientale e per l’adozione delle più avanzate tecnologie. Un esempio tangibile di questo approccio è rappresentato dall’impianto Benninghoven TBA4000, autentico fiore all’occhiello dell’azienda, progettato per garantire prestazioni elevate nel pieno rispetto dell’ambiente e della sicurezza. Tecnologia all’avanguardia al servizio della sostenibilità L’impianto Benninghoven TBA4000 è stato concepito per coniugare produttività, rispetto ambientale e risparmio energetico. Ogni fase del processo produttivo è ottimizzata per ridurre le emissioni, contenere i consumi e garantire la massima qualità dei materiali. Le emissioni sono abbattute attraverso sistemi di aspirazione e filtraggio altamente performanti, che rispettano ampiamente i limiti imposti dalla normativa, contribuendo a un impatto ambientale estremamente contenuto. Anche il rumore prodotto dall’impianto è stato sensibilmente ridotto, e l’estetica delle strutture è curata nei minimi dettagli, con colori in armonia con il paesaggio circostante. Efficienza energetica e sicurezza operativa Dal punto di vista energetico, l’impianto si distingue per il rendimento degli essiccatori e del bruciatore, l’impiego di motori elettrici in classe A1, e l’utilizzo di inverter sui principali componenti per ottimizzare i consumi. Le superfici in temperatura sono coibentate con materiali ad alta efficienza, e le cisterne bitume sono riscaldate elettricamente per assicurare stabilità termica e sicurezza, eliminando l’uso dell’olio diatermico. La sicurezza degli operatori è garantita da una serie di accorgimenti strutturali e impiantistici: cofanature protettive, scale e passarelle larghe e comode, sistemi di blocco elettrico e protezioni meccaniche dei cavi. Ogni dettaglio è pensato per tutelare chi lavora, anche nelle condizioni operative più complesse. Caratteristiche tecniche di alto livello L’impianto presenta una capacità produttiva nominale di 240 tonnellate/ora e integra numerose componenti tecnologiche: Grazie a queste dotazioni, l’impianto può lavorare con grande flessibilità, garantendo l’aggiunta di materiale riciclato fino all’80%, mantenendo alti gli standard qualitativi. Il laboratorio: controllo qualità e affidabilità A completare l’eccellenza dell’impianto c’è il laboratorio interno dell’azienda, dove vengono effettuati controlli e prove tecniche su conglomerati bituminosi, bitumi e inerti. I materiali sono prelevati direttamente dall’impianto o campionati dalle forniture provenienti dalle cave. Ogni test è eseguito secondo un programma rigoroso, in linea con le normative UNI, assicurando così la costanza delle prestazioni e la conformità ai requisiti previsti per le opere stradali e infrastrutturali. Il laboratorio rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di qualità di Cicchetti Appalti e Costruzioni: grazie alla competenza del personale tecnico e alla dotazione strumentale aggiornata, l’azienda è in grado di garantire materiali sempre affidabili e prestazioni elevate, in ogni fase del progetto.Ci concentriamo su analisi approfondite di conglomerati bituminosi, bitumi e inerti sfusi. Questi materiali vengono prelevati direttamente dal nostro impianto di produzione o campionati dalle forniture provenienti dalle cave. Ogni test è condotto seguendo una programmazione prestabilita e in stretta osservanza delle normative UNI, assicurando che ogni prodotto rispetti i più alti standard di settore. Questo ci permette di monitorare costantemente la qualità, dalla materia prima al prodotto finito, offrendo ai nostri clienti la massima affidabilità. Per ulteriori informazioni sull’azienda e i suoi servizi, è possibile visitare il sito Cicchetti Appalti e Costruzioni. Cicchetti Appalti e Costruzioni dimostra ogni giorno come innovazione, sicurezza e rispetto ambientale possano convivere con un’efficienza produttiva ai massimi livelli. L’Impianto Benninghoven TBA4000 e il laboratorio interno sono la prova concreta di un impegno costante verso l’eccellenza.
La magia di Rocca di Cave: natura, fossili e stelle

Piccolo borgo di montagna a 933 metri sul livello del mare, Rocca di Cave è il secondo comune più alto della provincia di Roma. La sua storia geologica emerge già dal paesaggio: circa 100 milioni di anni fa, l’intero massiccio dei Monti Prenestini era sommerso dal mare, e l’odierno Monte Manno faceva parte di una barriera corallina che ha lasciato preziosi fossili ancora visibili sul territorio 🦖 Testimonianze del passato: fossili e dinosauri Gli affioramenti rocciosi lungo percorsi come la via Genazzano rivelano conchiglie, ricci di mare e coralli datati al Cretaceo. Qui, nel 2016, è stato rinvenuto “Tito”, un sauropode vissuto circa 112 milioni di anni fa, il primo dinosauro completo scoperto in Italia. L’esistenza di Tito avvalora l’ipotesi che negli antichi mari la penisola fosse un ponte naturale per la migrazione dei dinosauri tra Africa ed Europa . 🏰 Geomuseo e planetario nella Rocca Colonna La fortezza medievale nel cuore del borgo ospita il Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” e un osservatorio astronomico con planetario, ben visibile dalle sue terrazze. Il museo si articola in cinque sale espositive dedicate agli eventi geologici del Lazio, ai fossili e alle rocce locali. Ad arricchire l’esperienza, percorsi guidati sulla scogliera corallina e spettacoli didattici astronomici in cupola “full dome” 🌌 Escursioni tra dinosaurusi, coralli e stelle Rocca di Cave è oggi una meta eccellente per uscite familiari ma istruttive. I percorsi come il “Sentiero dei Dinosauri” (circa 1 km) permettono di seguire le tracce di Tito mentre si osservano rocce antiche. Altre escursioni, come la passeggiata geologica alla barriera fossile, includono soste al planetario e brevi letture astronomiche. Anche nel 2022 sono state organizzate attività tematiche per bambini, con trekking, laboratori e osservazione del cielo . 🌿 Una scogliera fossile sotto protezione L’altopiano è un Monumento Naturale Regionale istituito nel 2016, che tutela la “Scogliera cretacica fossile” con resti di coralli, molluschi e spugne. Si tratta di uno dei pochi siti in Lazio con stratificazioni marine del periodo Cretacico, aperto a escursioni guidate a partire dal 2021. 👨👩👧👦 Comunità, cultura e ambiente La vitalità del borgo si riflette anche nelle iniziative locali: l’associazione Viviamo Rocca di Cave APS promuove progetti culturali e sostenibili mentre il Comune ha di recente inaugurato il “Parco di Colle Dolce”, uno spazio pubblico fruibile da residenti e visitatori. Inoltre, sono attivi percorsi come il Sentiero 508 che collega Cave a Capranica Prenestina, attraversando anche le aree di Rocca di Cave.
Palestrina oggi: tra tradizione, cultura e panorami mozzafiato

Palestrina, antica Praeneste, sorge ai piedi dei Colli Prenestini, a circa 35 km da Roma. La città ha ritrovato slancio grazie a un mix tra valorizzazione del territorio, turismo culturale e una vivace agenda estiva. 🏛️ Patrimonio archeologico e musei Il vero tesoro di Palestrina è il Santuario della Fortuna Primigenia, situato sulla cima di terrazze monumentalmente scolpite nel tufo. Opera notevole dell’età repubblicana, ha ispirato capolavori di architettura come il Belvedere Vaticano e Schönbrunn. Al suo interno si trova il Museo Archeologico Nazionale Prenestino, inaugurato nel 1956 e rinnovato nel 1998, ospitato nel Palazzo Colonna Barberini. Qui si possono ammirare reperti come il mosaico nilotico (circa I sec. a.C.) e il gruppo scultoreo della Triade Capitolina. Queste istituzioni godono di autonomia scientifica e gestionale dal marzo 2024, in virtù di un decreto del Ministero della Cultura. Oltre al museo archeologico, la città vanta anche il museo diocesano d’arte sacra, il museo della Resistenza e degli undici martiri e la casa museo dedicata al celebre compositore rinascimentale. 🎶 Il “Principe della Musica” dona un’identità Il nome di Palestrina richiama dal Rinascimento Giovanni Pierluigi da Palestrina. Nel 2025 si celebrano i 500 anni dalla sua nascita con un calendario ricco di eventi culturali: concerti sacri, conferenze, mostre filateliche e festival. Tra questi: il festival “Respiri Mediterranei” con cori internazionali e il concerto dei Maestri diretti da Maurizio Sacquegna. Inoltre, Poste Italiane ha emesso un francobollo commemorativo, presentato nella casa natale del compositore. 🎭 Estate prenestina: spettacoli e cinema en plein air L’estate offre un ricco programma serale. In Piazza Regina Margherita e a Parco Barberini si susseguono concerti-tributo ad artisti come Pooh, Rino Gaetano, Bruno Mars, e proiezioni di film sotto le stelle (ad es. “Wonka” e “Wish”). 🏫 Vita sociale, scuola e partecipazione Dal 1° luglio si sono aperte le iscrizioni per la pre-scuola 2025/26 e i centri estivi a Palestrina e Carchitti (frazione), attivi fino al 2 luglio. Oggi, 8 luglio, è in calendario il Consiglio Comunale alle 18:30, dove il sindaco e i consiglieri si riuniscono per discutere di amministrazione e servizi . 🎺 Tradizione musicale: la Banda cittadina La Banda “Giovanni Pierluigi da Palestrina” compie nel 2024 il 200° anniversario della sua fondazione (1824). Attiva durante cerimonie religiose e civili, l’ensemble mantiene viva la tradizione musicistica prenestina con concerti e processioni Palestrina è al centro di un forte dinamismo culturale e sociale che punta a:
Estate tra borghi, natura e sapori: i Colli Prenestini riscoprono il turismo lento

L’estate 2025 segna una nuova fase di rilancio per i Colli Prenestini, un territorio che si estende tra la campagna romana e le pendici dei monti Prenestini, ricco di storia, natura e tradizioni. Sempre più visitatori – sia italiani che stranieri – scelgono questi luoghi per vivere un’esperienza autentica, lontana dalle mete turistiche più affollate e all’insegna del cosiddetto “turismo lento”. Comuni come Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Poli, Capranica Prenestina e Castel San Pietro Romano hanno unito le forze per offrire un cartellone estivo condiviso che valorizzi i punti di forza dell’intero comprensorio: enogastronomia, borghi medievali, sentieri panoramici e un ricco patrimonio culturale. Il programma, presentato con il titolo “Estate Prenestina 2025 – Ritmi Lenti, Emozioni Vere”, propone per tutta la stagione estiva oltre 80 eventi diffusi nei diversi paesi: concerti al tramonto, rievocazioni storiche, escursioni guidate, degustazioni sotto le stelle, sagre tradizionali e mostre d’arte contemporanea ospitate in palazzi e chiese storiche. A Palestrina, fulcro culturale del territorio, il Museo Archeologico Nazionale ha inaugurato una mostra temporanea dedicata al culto della Fortuna Primigenia, con aperture serali straordinarie ogni sabato fino a settembre. Al contempo, il centro storico ospita il ciclo “Note d’Altura”, concerti di musica classica in quota, sul suggestivo belvedere di Colle Sant’Angelo. Zagarolo punta invece sulla riscoperta delle sue eccellenze vinicole: partono proprio questa settimana i tour “Calici Prenestini”, con visite alle cantine locali e aperitivi al tramonto tra i vigneti. Il Palazzo Rospigliosi si trasformerà inoltre, ogni giovedì sera, in una cornice teatrale con spettacoli di compagnie locali e nazionali. Per gli amanti del trekking e della natura, Capranica Prenestina e Castel San Pietro Romano propongono itinerari guidati tra i sentieri montani e le antiche vie romane, con tappe culturali e assaggi di prodotti tipici nei rifugi. Il progetto “Cammina con Gusto” prevede anche laboratori di erboristeria e fotografia naturalistica, rivolti a famiglie e camminatori. «Vogliamo che il turista non sia solo un visitatore, ma un abitante temporaneo del nostro territorio», spiega Barbara Persi, presidente dell’associazione “Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Prenestini”. «L’esperienza autentica, la lentezza e l’accoglienza sono i nostri punti di forza, e stanno finalmente attirando un pubblico sempre più consapevole e curioso». Importanti anche le iniziative sostenibili: molti eventi saranno plastic-free, con utilizzo di materiali compostabili e promozione del car sharing tra borghi. Sono attive navette gratuite nei weekend per collegare i centri storici più difficili da raggiungere in auto, e saranno disponibili bici elettriche a noleggio. Secondo i dati dell’Osservatorio del Turismo della Regione Lazio, i Colli Prenestini hanno visto un aumento del 25% delle presenze turistiche nei primi sei mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un segnale chiaro che il territorio è sempre più apprezzato da chi cerca qualità, autenticità e bellezza fuori dai circuiti di massa.
Valmontone 2025: cultura, festa e sapori in un borgo che spicca

Situata a pochi chilometri da Roma, Valmontone si afferma sempre più come un centro dinamico e attrattivo del Lazio: merito di un calendario ricco di eventi che spazia dalla tradizione rurale al divertimento urbano, della cultura all’intrattenimento, in cui la città emerge come protagonista di un’estate vivace e coinvolgente. 🧀 Dal gusto alla tradizione – “Cantine a Varmondò” e la “Sagra della Lumaca” È partita con entusiasmo la 10ª edizione di “Cantine a Varmondò”, svoltasi dal 6 all’8 giugno nel suggestivo centro storico: tre serate dedicate alla scoperta di vini delle cantine locali (Jo Cainaro, Jo Sorecaro, Le Otti, 19 Jo M’Briaco e Foco e Braci della Fenice), con musica dal vivo e artisti di strada a creare un’atmosfera suggestiva e partecipata. Evento perfettamente organizzato, grazie anche al servizio navetta gratuito, capace di gestire il flusso e valorizzare le eccellenze del territorio. A seguire, tra il 24 e il 29 giugno, si svolge la storica Sagra della Lumaca, alla sua 42ª edizione nella frazione di Colle San Giovanni: sei giorni di festa popolare con piatti a base di lumaca, spettacoli musicali (Nada Bianchi, Rosati Band, Stayin’ Alive, Spazio Vasco), tornei, pedalate notturne e la suggestiva Maratonina della Lumaca con grandi fuochi finali. Una manifestazione che unisce radici contadine e comunità all’insegna del divertimento autentico. 🎶 Musica e intrattenimento – Valmontone Jazz e Summer Vibes Il richiamo culturale è forte grazie al Valmontone Jazz Festival, tenutosi lo scorso 16 maggio a Palazzo Doria-Pamphilj, con il trio di Antonio Flinta e il quartetto di Giulia Lorenzoni, accompagnati da degustazioni enogastronomiche. Evento recuperato dopo una pausa, che ha arricchito la scena musicale della città. L’estate prosegue con Summer Vibes al Valmontone Outlet: concerti e cabaret sotto le stelle ogni giovedì sera dal 10 luglio all’7 agosto. Tra gli ospiti spiccano Settembre (10 luglio), gli iconici Eiffel 65 (17 luglio), Zelig Comedy (24 luglio), Anna Tatangelo (31 luglio) e una serata dance finale “The Night is on Fire” (7 agosto) con DJ Molella, Danny Losito e Nathalie. Lo shopping prolungato fino a mezzanotte e gli spettacoli dal vivo rendono l’esperienza coinvolgente e familiare. 🎭 Un polo culturale in crescita: arte, fumetti e teatro Valmontone si sta trasformando in un polo culturale del Lazio, grazie al progetto regionale Hub Culturale Socialità e Lavoro: residenze artistiche, musica, fumetti e perfino performance immersive. Tra le iniziative 2025: il festival MiVA di musica indipendente a luglio, e per ottobre la mostra “Marvelous – Meravigliosi supereroi” al Palazzo Doria-Pamphilj, con artisti come Sara Pichelli e Stefano Caselli. Questo slancio culturale conferma la città come luogo di innovazione e dialogo creativo. 🏰 Tesori storici: Palazzo Doria-Pamphilj e monumenti Centro di molti eventi, il Palazzo Doria-Pamphilj è simbolo del barocco. Questa residenza, voluta nel XVII secolo da Camillo Pamphilj, conserva affreschi degli elementi, continenti e la splendida Sala del Principe, oltre a ospitare il Museo Archeologico e la biblioteca cittadina. La chiesa collegiata di Santa Maria dell’Assunta e la Fontana del Colle completano il patrimonio storico. 🚆 Accessibilità e collegamenti La città è ben collegata: la stazione di Valmontone sulla linea Roma–Napoli (FL6) la rende facilmente raggiungibile da Roma, supportata da servizi come biglietteria automatica e bar. Anche la presenza dell’autostrada A1 favorisce il turismo mordi‑e‑fuggi e l’afflusso ai grandi eventi, come MagicLand, che richiama visitatori con attrazioni all’avanguardia 🌟 Conclusione Valmontone nel 2025 è una città poliedrica: combina tradizione (cantine, sagre), cultura (jazz, arte, fumetti), divertimento (concerti, outlet) e storia (palazzi, musei). Una proposta estiva completa, capace di attrarre residenti e turisti alla ricerca di esperienze autentiche. Se vuoi viverla al meglio, controlla il calendario Pro Loco per eventi come la Notte Bianca delle Degustazioni (5 luglio), cinema sotto le stelle o la festa di Sant’Antonio (18 luglio) . Valmontone ti aspetta per un’estate ricca di gusto, identità e passione.
Colleferro Estate 2025: sapori, musica e divertimento “a km 0”

Prende il via Colleferro Estate 2025, una manifestazione estiva pensata per valorizzare il territorio dei Colli Prenestini attraverso gastronomia, spettacoli e intrattenimento. La decennale rassegna, promossa dal Comune, si svolge ogni sera fino al 12 luglio presso il piazzale antistante la Piscina comunale in Viale Europa, con ingresso gratuito e orario continuato dalle 9:00 alle 23:59 🍴 Un villaggio di gusto e comunità Il cuore dell’evento sarà un vero e proprio villaggio gastronomico, con stand a cura di ristoratori, produttori locali e food truck selezionati. L’obiettivo è promuovere la qualità enogastronomica del territorio, mettendo in mostra piatti tradizionali, materie prime locali a chilometro zero e sperimentazioni culinarie originali. Un’occasione perfetta per famiglie e gruppi di amici che cercano momenti di convivialità in un contesto rilassato e inclusivo. L’adesione è ancora aperta per artigiani e operatori interessati: la scadenza per presentare la candidatura era il 30 giugno, in vista della definizione dello stand e del programma gastronomico . 🎶 Musica, concerti e serate speciali Colleferro Estate non è soltanto cibo: in programma una serie di serate musicali e artistiche. Il clou è previsto per il 5 luglio, con il concerto gratuito (ore 21:00) del celebre duo pop Colapesce & Dimartino, protagonisti del nuovo cantautorato italiano. Un evento attesissimo, perfettamente in linea con la filosofia della manifestazione: culturalità, accessibilità e partecipazione attiva. Nei giorni successivi – fino al 15 luglio – la rassegna continuerà in serate a tema, che includeranno spettacoli di musica anni ’90 (“Nostalgia ’90”), serate di intrattenimento e performance live per tutte le generazioni, curate dall’Assessorato allo Spettacolo 🏛️ Cultura, tradizioni e territorio Parallelamente agli appuntamenti gastronomici e musicali, Colleferro ospiterà anche una tappa di MuseumGrandTour, il progetto itinerante che promuove i musei e i siti culturali dei Colli Prenestini e dei Castelli Romani. L’iniziativa prevede visite guidate, eventi culturali e un servizio navette gratuito tra Colleferro e Gavignano. Il focus sarà sulle “Terre dei Conti”, con visita all’Abbazia di Rossilli e alla chiesa di Santa Maria di Piombinara. 👥 Coinvolgimento locale e partecipativo L’evento è organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco e numerose associazioni del territorio. L’approccio è partecipativo: cuochi, produttori, volontari e artisti locali sono protagonisti della manifestazione. L’Assessorato ha puntato su una formula inclusiva, gratuita e accessibile a tutti – senza barriere culturali o economiche. 📅 Programma in sintesi 🎯 Perché partecipare
Santa Margherita di Antiochia: la protettrice dei Colli Prenestini tra fede, mito e devozione

Nei suggestivi paesaggi dei Colli Prenestini, tra borghi arroccati e antichi sentieri, la figura di Santa Margherita di Antiochia rappresenta una presenza spirituale profonda e radicata. Qui, dove la storia si intreccia con le leggende e le tradizioni popolari, il culto di questa santa martire ha da sempre svolto un ruolo centrale nella vita religiosa e culturale delle comunità locali. Una santa dal cuore dei Colli Prenestini Santa Margherita è considerata la patrona di diversi paesi della zona, in particolare di Olevano Romano, borgo celebre per le sue mura ciclopiche e per la devozione che ogni anno si rinnova con la festa del 20 luglio. Qui, la santa viene invocata soprattutto come protettrice delle donne in travaglio, secondo un’antica tradizione che affonda le radici nelle credenze popolari più profonde. La leggenda del drago e la sua simbologia locale La storia più famosa che accompagna Santa Margherita è quella del drago che la inghiottì, ma che lei riuscì a sconfiggere uscendo illesa. Questo episodio ha un significato simbolico molto forte per gli abitanti dei Colli Prenestini: il drago rappresenta le difficoltà e le paure, mentre la santa simboleggia la fede e il coraggio necessari per superarle. In molte case della zona è ancora oggi possibile trovare immagini o piccoli amuleti dedicati a Santa Margherita, segno tangibile di una devozione che si trasmette di generazione in generazione. Un culto antico e diffuso Santa Margherita nacque ad Antiochia di Pisidia nel III secolo e fu martirizzata per la sua fede cristiana. Dopo la morte, il suo culto si diffuse in tutta Europa, ma proprio nei Colli Prenestini trovò un terreno fertile, dove si mescolò con antiche tradizioni locali, dando vita a una devozione unica nel suo genere. Le reliquie e i racconti sul suo martirio furono spesso al centro di celebrazioni solenni, processioni e rituali che accompagnano ancora oggi le comunità nei momenti più significativi della loro vita religiosa. La sua figura viene raffigurata nelle chiese della zona con la tipica immagine di una giovane donna con una croce in mano e un drago ai piedi, un simbolo potente che richiama alla vittoria della luce sulle tenebre. Santa Margherita e l’identità culturale dei Colli Prenestini Il legame tra Santa Margherita e i Colli Prenestini non è solo spirituale, ma anche culturale. La festa dedicata alla santa è un momento di incontro per le comunità, che si ritrovano per celebrare le proprie radici, riscoprire le tradizioni e rafforzare il senso di appartenenza a un territorio ricco di storia e mistero. Le leggende su Santa Margherita si mescolano così alle storie di castelli, eremi e paesaggi incontaminati, creando un mosaico unico che rende i Colli Prenestini un luogo dove fede e mito convivono in perfetta armonia. Santa Margherita di Antiochia, con la sua storia di coraggio e fede incrollabile, continua a essere un faro spirituale e culturale per le comunità dei Colli Prenestini, unendo passato e presente in un abbraccio di tradizione e speranza.