PARCO DEI CASTELLI ROMANI – La vita degli animali nel bosco

Il Letargo e le Strategie di Adattamento della Fauna Selvatica ai Cambiamenti Stagionali In questi giorni, nel cuore dei boschi, il personale tecnico del Parco sta conducendo una delle attività più affascinanti e utili per il monitoraggio della fauna selvatica: il controllo delle cassette nido, utilizzate principalmente per studiare il comportamento del moscardino. Questo piccolo roditore, abitante tipico dei boschi, trova nelle cassette un rifugio sicuro in cui vivere e riprodursi, fornendo preziose informazioni agli studiosi. Ma non è l’unico a trarre vantaggio da queste strutture: anche altri animali, come il ghiro, si sono mostrati particolarmente interessati a utilizzare le cassette nido, trasformandole in un comodo riparo in vista del lungo letargo invernale. L’Arrivo dell’Autunno e i Segnali del Letargo Con il calo delle temperature di questi giorni, il bosco si prepara per l’arrivo dell’autunno, e la fauna selvatica segue ritmi che sono scanditi dai cambiamenti stagionali. Le giornate si accorciano, le notti diventano più fredde, e l’aria fresca porta con sé i primi segnali di un’imminente trasformazione. Camminando tra gli alberi, si notano le prime sfumature dorate tra le foglie, mentre gli animali iniziano a riorganizzare le loro abitudini per affrontare l’inverno. Tra questi, il ghiro, simbolo per eccellenza del letargo, si prepara con meticolosità a trascorrere i mesi freddi in uno stato di sospensione metabolica che gli consentirà di sopravvivere alle rigide temperature invernali. Il Ghiro: Maestro del Letargo Il ghiro è una delle specie più rappresentative del letargo. Conosciuto per la sua lunga coda folta, che utilizza non solo per agevolare i movimenti tra i rami, ma anche come isolante termico durante la notte e nei mesi invernali, il ghiro ha abitudini prettamente notturne e passa la maggior parte della giornata dormendo. Questo lo rende facile da osservare nelle cassette nido posizionate nei boschi, dove spesso trova riparo durante il giorno. Il letargo è una strategia evolutiva cruciale per il ghiro, che può dormire fino a sei mesi consecutivi, riducendo drasticamente il suo metabolismo e conservando energia per superare il lungo inverno. Già a settembre, questo piccolo mammifero comincia ad accumulare grandi quantità di grasso, indispensabile per sopravvivere nei mesi in cui il cibo scarseggia. Parallelamente, riempie la tana di erba secca per renderla più calda e confortevole. Il ghiro, essendo un animale arboricolo e abile arrampicatore, trascorre la maggior parte della sua vita sugli alberi, dove riesce a trovare non solo riparo, ma anche le risorse necessarie per affrontare il cambio di stagione. La Biologia del Letargo Il letargo è un fenomeno complesso e affascinante che coinvolge numerosi adattamenti fisiologici. Durante questa fase, gli animali entrano in una sorta di “modalità risparmio energetico”, in cui le funzioni vitali vengono ridotte al minimo. Il battito cardiaco rallenta notevolmente, la respirazione diventa più superficiale e la pressione sanguigna diminuisce. In alcuni casi, la temperatura corporea si abbassa sensibilmente, permettendo all’animale di risparmiare ulteriori energie. Questo stato di quiescenza metabolica è una risposta agli stress ambientali, come la scarsità di cibo e le temperature rigide. Gli animali endotermi, o omeotermi, come i mammiferi e alcuni uccelli, sono in grado di mantenere costante la loro temperatura corporea indipendentemente da quella dell’ambiente esterno, grazie alla loro capacità di generare calore attraverso il metabolismo. Tra questi, i mammiferi sono i veri specialisti del letargo. Il ghiro è un esempio perfetto: la sua fisiologia gli permette di abbassare drasticamente il metabolismo e vivere di riserve accumulate durante l’autunno. Gli uccelli, pur essendo endotermi, non entrano in letargo vero e proprio. In genere, adottano altre strategie per affrontare l’inverno: riducono i loro spostamenti o, nel caso delle specie migratorie, si trasferiscono in regioni dal clima più mite. Letargo o Ibernazione? Le Strategie degli Ectotermi Non tutti gli animali possono permettersi di entrare in letargo come il ghiro. Gli ectotermi, come rettili, anfibi, pesci e invertebrati, regolano la loro temperatura corporea in base a quella dell’ambiente esterno. Questi animali, anziché entrare in un vero e proprio letargo, adottano strategie simili, come l’ibernazione. Sebbene l’ibernazione presenti alcune somiglianze con il letargo, le due condizioni hanno delle differenze sostanziali. Nel caso dell’ibernazione, gli animali ectotermi riducono drasticamente la loro attività quando le temperature diventano troppo basse per permettere loro di rimanere attivi. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei rettili, che sono noti per rifugiarsi in luoghi protetti, come tane sotterranee o sotto le rocce, dove le temperature rimangono relativamente costanti, anche in inverno. Questi animali entrano in una sorta di stasi, riducendo il loro metabolismo al minimo per sopravvivere fino a quando le condizioni ambientali non migliorano. L’Importanza del Monitoraggio per la Conservazione della Fauna Il monitoraggio delle cassette nido per il moscardino e altre specie che utilizzano questi rifugi è essenziale per comprendere le dinamiche della fauna selvatica e i suoi adattamenti ai cambiamenti stagionali. Questi studi offrono una finestra unica sulle abitudini degli animali, permettendo agli esperti di monitorare la salute delle popolazioni e di intervenire laddove necessario per preservare le specie in pericolo. Inoltre, l’osservazione dei comportamenti legati al letargo o all’ibernazione fornisce importanti indicazioni sugli effetti del cambiamento climatico. Gli animali che dipendono dal ciclo stagionale per la sopravvivenza sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti ambientali, come l’innalzamento delle temperature o l’alterazione delle risorse alimentari. Grazie a iniziative come il monitoraggio del moscardino, gli scienziati possono raccogliere dati preziosi per sviluppare strategie di conservazione più efficaci e garantire la sopravvivenza delle specie nel lungo termine. Conclusione Il letargo e le altre forme di adattamento stagionale rappresentano straordinarie strategie evolutive che permettono agli animali di sopravvivere in ambienti difficili. Specie come il ghiro, ma anche rettili e anfibi, dimostrano come la natura abbia sviluppato meccanismi sofisticati per far fronte ai cambiamenti climatici stagionali. Grazie agli studi sul campo, come il monitoraggio delle cassette nido, possiamo approfondire la nostra conoscenza di questi fenomeni e comprendere meglio l’equilibrio delicato che esiste tra gli animali e il loro habitat, contribuendo alla loro conservazione per le generazioni future. FONTE: https://www.parcocastelliromani.it/s/content/92003020580/1726653103.4621?fbclid=IwY2xjawFaAuxleHRuA2FlbQIxMAABHfEaU0jjsdjsVqjchSIsXOl8DXBNeCRc-rou9Rip7ywG7cZ6-Kf3TaVP0w_aem_4x1zHfBIWK0wjyQYFTWQJg
Agosto ricco di eventi a Capodimonte: divertimento, cultura e gastronomia sulle rive del lago di Bolsena

Data: 1 – 18 Agosto 2024Location: Capodimonte (VT), Piazza della Rocca 4, 01010 Capodimonte VTWebsite: comune.capodimonte.vt.it Dal 1 al 18 agosto 2024, il pittoresco borgo di Capodimonte, affacciato sulle rive del suggestivo lago di Bolsena, vi invita a vivere un’estate indimenticabile all’insegna dei sapori, della cultura e del divertimento. Questa straordinaria location si prepara ad accogliere visitatori da ogni dove con una serie di eventi imperdibili che animeranno le calde serate estive. Il programma di Capodimonte offre un ricco calendario di appuntamenti enogastronomici, culturali e di intrattenimento che si protrarrà fino a settembre. Tra gli eventi più attesi spiccano la rassegna cinematografica dell’Est Film Festival, che porterà il meglio del cinema d’autore sulle rive del lago, la Sagra del Coregone, dove sarà possibile degustare il prelibato pesce locale, e la spettacolare Festa dell’Assunta, con un emozionante spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo sopra il lago di Bolsena. Durante questo periodo, Piazza della Rocca sarà il cuore pulsante degli eventi, offrendo uno scenario unico e suggestivo per ogni manifestazione. I visitatori potranno inoltre godere di momenti di relax tra un bagno rigenerante nelle acque del lago e una passeggiata tra i vicoli del borgo, alla scoperta di prodotti tipici e artigianali. Capodimonte si conferma così una meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del buon cibo, della cultura e del divertimento. Non lasciatevi sfuggire questa straordinaria occasione per vivere un’estate indimenticabile, tra acquisti, relax e un’offerta di eventi che saprà soddisfare ogni desiderio. Buone vacanze!
Scopri il Ninfeo del Bergantino: Visita guidata gratuita a Castel Gandolfo

Il 16 luglio 2024, alle ore 12:15, si terrà un evento imperdibile per gli amanti della storia e dell’architettura antica. Nella splendida cornice di Castel Gandolfo, sarà possibile visitare il ninfeo del Bergantino, un autentico gioiello del territorio dei Colli Albani. L’appuntamento è fissato in Via dei Pescatori 10, senza necessità di prenotazione e completamente gratuito. Un tuffo nella storia Le visite guidate, curate dal personale esperto della Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, offriranno un’opportunità unica di scoprire la storia affascinante di questo luogo. Il ninfeo del Bergantino è legato alla figura dell’Imperatore Domiziano, che fece costruire una sontuosa residenza nel I secolo d.C. Successivamente, nel XVII secolo, il papa Alessandro VII utilizzava questo spazio per riporre la sua imbarcazione, il “Brigantino”. Dettagli dell’evento Informazioni utili Non è necessaria la prenotazione per partecipare all’evento. Il programma della visita guidata inizierà 5 minuti dopo l’orario di appuntamento. In caso di assenza di partecipanti, dopo 30 minuti il personale della Soprintendenza lascerà il sito. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i numeri 0667233003 e 3476240689 o inviare un’email a sabap-met-rm@cultura.gov.it. Un’esperienza per tutti L’evento è aperto a un pubblico vasto, includendo adulti, giovani, ragazzi e senior. Questa è un’occasione unica per immergersi nella storia romana e scoprire uno degli angoli più affascinanti dei Colli Albani. Le visite guidate sono un modo eccellente per approfondire la conoscenza del territorio e apprezzare le sue meraviglie storiche e culturali. Tre appuntamenti imperdibili Questo evento fa parte di una serie di tre appuntamenti, che comprendono anche le date del 25 giugno e del 13 agosto. Ogni visita offre la possibilità di esplorare il ninfeo del Bergantino e di conoscere più da vicino la sua storia illustre. Raggiungere il luogo Il ninfeo del Bergantino è facilmente raggiungibile. Situato in Via dei Pescatori 10 a Castel Gandolfo, il sito è immerso in un paesaggio incantevole, perfetto per una giornata all’insegna della cultura e della natura. Non perdete questa occasione di vivere una giornata all’insegna della storia e della bellezza dei Colli Albani. Seguite la pagina Facebook della Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti per restare aggiornati su tutti gli eventi e le aperture straordinarie. Vi aspettiamo numerosi per un viaggio nel tempo e nella storia!
Geoingegneria in Australia

Un esperimento controverso per salvare la Grande Barriera Corallina Sydney, 11 maggio 2024 – Un piccolo gruppo di ricercatori australiani ha avviato un esperimento controverso di geoingegneria per proteggere la Grande Barriera Corallina. L’obiettivo è quello di utilizzare il “Marine Cloud Brightening” (MCB) per riflettere più luce solare nello spazio e abbassare le temperature oceaniche, rallentando così lo sbiancamento dei coralli. Dettagli dell’esperimento L’esperimento è condotto dalla Southern Cross University nel Nuovo Galles del Sud. Consiste nel nebulizzare acqua marina nelle nuvole per aumentarne l’albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. Il progetto è stato finanziato da fonti governative e prevede ulteriori test futuri. Controversie e critiche Nonostante le buone intenzioni, l’esperimento ha sollevato numerose preoccupazioni: Reazioni internazionali Silvia Ribeiro, direttrice del Gruppo ETC per l’America Latina, ha criticato duramente l’esperimento: “La loro idea di aiutare le barriere coralline non è assolutamente provata e i dati che potrebbero raccogliere con questo esperimento sono minimi. Tuttavia, raccontano una storia che potrebbe favorire le compagnie dei combustibili fossili.” Implicazioni future L’uso della geoingegneria solare, come il MCB, rimane altamente controverso. Anche se potrebbe offrire soluzioni temporanee ai cambiamenti climatici, i rischi associati sono elevati e potrebbero portare a conseguenze imprevedibili per il clima globale. Per rimanere aggiornati sulle ultime novità in tema di geoingegneria, iscrivetevi al canale Telegram. Questo esperimento rappresenta un punto di discussione cruciale sul futuro della geoingegneria e sui metodi più sicuri ed efficaci per combattere i cambiamenti climatici.
Hai mai visitato il Bosco di Paliano?

La giusta occasione potrebbe essere il prossimo primo maggio. Il 1° maggio si celebra una giornata speciale al Bosco di Paliano, un’oasi di pace e divertimento a soli 30 minuti da Roma. Un’occasione perfetta per rilassarsi immersi nella natura, con attività per tutte le età e gustose delizie culinarie. Il Bosco di Paliano offre uno scenario mozzafiato, con oltre 30 ettari di querce che creano un’atmosfera perfetta per una giornata all’aria aperta. Ci sono spazi tematici dedicati, attività stimolanti e tanto divertimento per tutta la famiglia. Tra le attività offerte, ci sono sentieri panoramici per piacevoli passeggiate, il noleggio di biciclette per esplorare il territorio, aree barbecue per grigliate in compagnia, campi da gioco per bambini, campi da volley e calcio, zone relax con amache, un mini camping per i più piccoli, una biblioteca all’aperto e persino una dama gigante per sfide divertenti. Inoltre, c’è la possibilità di partecipare a altre attività a pagamento per arricchire l’esperienza. Ogni sabato, domenica e festivi, è possibile assistere a dimostrazioni di falconeria per scoprire il mondo dei rapaci. Le domeniche e i festivi, esperti arcieri saranno presenti per insegnare le tecniche di tiro con l’arco e far provare le prime frecce. Infine, sempre nelle domeniche e nei festivi, è disponibile un’esperienza a cavallo guidata da un istruttore esperto. Per quanto riguarda il cibo, ci sono diverse opzioni: è possibile prenotare un posto al Punto Ristoro, dove vengono proposte delizie della tradizione con prodotti a km zero provenienti dalle aziende locali. Oppure, è possibile organizzare un pic-nic prenotando un’area barbecue o portare il proprio cestino da casa e sistemarsi in uno dei numerosi spazi disponibili nel Bosco. Si ricorda a coloro che portano il cibo da casa di essere responsabili e di portare via i propri rifiuti. Infine, per i visitatori che arrivano in camper, c’è un’area parcheggio appositamente dedicata, senza servizi ma gratuita per gli ospiti del Bosco.
Roma Tropicale Festival

Ti sei mai chiesto se la musica possa influenzare la crescita delle piante? Alcuni studi hanno suggerito una risposta affermativa, dimostrando come le piante possano percepire stimoli sensoriali dalle onde sonore e dalle vibrazioni. Altri, invece, non hanno trovato prove convincenti di questo effetto. Tuttavia, l’argomento è ancora in fase di discussione. Noi amiamo pensare che le piante trattate con buona musica possano crescere meglio e sicuramente più felici, proprio come noi! Ed è così che nasce il ROMA TROPICALE FESTIVAL HAPPY PLANTS LOVE MUSIC! Ti aspettiamo DOMENICA 5 MAGGIO 2024 al Borgo della Mistica per un evento che non dimenticherai facilmente. Questa volta abbiamo preparato qualcosa di davvero speciale, il più grande evento di Roma Tropicale mai realizzato fino ad oggi. Ci sarà un green market, musica, workshop, una segreta esposizione, cibo delizioso, vino naturale e drink botanici. Ah, e abbiamo già detto piante? Dalle 10:00 fino a mezzanotte, ti aspetta un programma ricco di attività e buona musica. Preparati a fare shopping tra i nostri corner selezionati e a ballare al ritmo delle good vibes. La location è il Borgo della Mistica: Viale Marisa Bellisario, 300, Roma (non preoccuparti, c’è abbondante parcheggio!). In collaborazione con Vinificio Roma, Estate Mistica, Artwork Giuliano Starz e Photography Giulio Michelini. Non dimenticare di condividere questo articolo con la persona con cui verrai. Continua a seguire questa pagina, perché settimana dopo settimana si riempirà di dettagli e informazioni. E non perderti tutti gli aggiornamenti su Instagram! Ti aspettiamo per una giornata piena di emozioni, divertimento e tanto verde!
Giornata Mondiale dell’Acqua 2024

QUANDO Dal 22/03/2024 al 22/03/2024 La Giornata Mondiale dell’Acqua, che cade il 22 marzo di ogni anno, offre un’opportunità preziosa per riflettere sul ruolo cruciale che l’acqua ha giocato nella storia e nella cultura di Roma. In occasione di questa importante ricorrenza, la Sovrintendenza Capitolina propone una serie di appuntamenti che consentono di esplorare e approfondire la ricca eredità legata all’acqua nella Città Eterna. Due musei romani, il Museo della Repubblica Roma e memoria garibaldina e il Museo Barracco, offrono un’esperienza immersiva che mette in luce aspetti insoliti e affascinanti legati all’acqua. Al Museo della Repubblica, il focus è su Garibaldi nella sua veste di marinaio, un ritratto insolito che svela un lato meno conosciuto di questa figura storica iconica. Nel Museo Barracco, l’attenzione è invece rivolta al legame intrinseco tra l’acqua e il culto divino, offrendo spunti di riflessione sul significato simbolico dell’elemento acquatico nelle pratiche religiose dell’antica Roma. Per coloro che desiderano esplorare la città, sono diversi itinerari proposti che conducono alla scoperta di luoghi intrisi di storia e mito legati all’acqua. Le pendici del Celio, ricche di antiche leggende sulle ninfe dell’acqua, offrono uno scenario suggestivo per immergersi nella mitologia romana. I Trofei di Mario, invece, sono il punto di partenza per svelare segreti e curiosità sul complesso sistema di distribuzione idrica dell’antica Roma, offrendo un’occasione unica per comprendere l’ingegnosità tecnologica dell’epoca. Un accesso eccezionale ai locali tecnici della Fontana di Trevi, in collaborazione con ACEA, consente di gettare uno sguardo dietro le quinte e comprendere le attività necessarie per mantenere in funzione questo simbolo iconico della città.
Il mondo perduto del monte Roraima

Il Monte Roraima, un’impetuosa imponente montagna che si eleva nello splendido scenario delle foreste pluviali del Venezuela, è una delle meraviglie naturali più affascinanti e misteriose del mondo. Si staglia maestoso a oltre 2700 metri di altezza, un monolite di roccia che sembra sfidare il tempo e la gravità. Tuttavia, ciò che rende il Monte Roraima ancora più straordinario è la sua sommità piatta e orizzontale, un’osservazione che suscita stupore e interrogativi. Situato nel cuore della catena montuosa di Pakaraima, il Monte Roraima è circondato da una nebbia che crea un’atmosfera eterea, rendendo la sua vista ancora più spettacolare. È parte di una serie di altipiani chiamati tepuis, formazioni rocciose risalenti a milioni di anni fa, quando il continente sudamericano era ancora unito all’Africa, formando il supercontinente Gondwana. I tepuis, spesso descritti come isole galleggianti sul mare di nubi, sono ricchi di flora e fauna uniche, molte delle quali endemiche e non trovate altrove sulla Terra. La formazione del Monte Roraima e dei tepuis circostanti è un enigma geologico. Sebbene siano state avanzate varie ipotesi, tra cui l’idea di un grande terremoto o di un sollevamento tectonico, la loro origine rimane avvolta nel mistero. La morfologia del Roraima è così unica e suggestiva che ha stimolato la fantasia di scrittori e poeti, tra cui Sir Arthur Conan Doyle, autore de “Il mondo perduto”, che ha immaginato un’ambientazione dove creature preistoriche ancora vagavano tra i suoi sentieri rocciosi. La storia e il fascino del Monte Roraima sono anche intrecciati con le leggende e le credenze delle popolazioni indigene della regione, in particolare i Pemón. Per loro, il Roraima è un luogo sacro e misterioso, associato a racconti di antichi alberi e divinità ancestrali. Secondo la loro tradizione, salire sulla cima del Roraima è una sfida pericolosa, poiché chi osa farlo rischia di non tornare mai più. Le spedizioni e le esplorazioni scientifiche sul Monte Roraima hanno suscitato grande interesse nel corso dei secoli. Geologi, biologi e altri scienziati hanno cercato di decifrare i segreti nascosti nelle sue profonde crepe e grotte, nella speranza di scoprire nuove specie o indizi sul passato remoto della Terra. Tuttavia, nonostante gli sforzi, non sono stati trovati resti di creature preistoriche o altre prove conclusive di antiche civiltà. Nonostante la mancanza di evidenze di creature preistoriche, il Monte Roraima continua ad essere un luogo di grande valore scientifico e naturalistico. La sua biodiversità unica, insieme alla sua storia geologica intrigante, lo rendono una destinazione imperdibile per gli appassionati di avventura e gli studiosi della natura. Scalare le sue scogliere verticali e attraversare i suoi labirintici sentieri è un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria di coloro che osano sfidare le sue altezze e scoprire i suoi segreti nascosti. In conclusione, il Monte Roraima è molto più di una semplice montagna: è un monumento alla grandezza e alla bellezza della natura, un’opera d’arte scolpita nel cuore della Terra. Il suo fascino e il suo mistero continuano a ispirare e affascinare coloro che hanno la fortuna di contemplarne la maestosità, e rimane uno dei luoghi più straordinari e affascinanti del nostro pianeta.
DALLA PAGINA FACEBOOK “Veterinaria a domicilio_AriVet”

Quando capiremo questa realtà? Sono un cane del 21° secolo. -Sono un Malinois.Sovradotato tra i cani, brillo in tutte le discipline e sono sempre pronto a lavorare.Oggi mi chiedono di rilassarmi sul divano tutto il giorno tutti i giorni. -Sono un Akita Inu.I miei antenati sono stati selezionati per la lotta tra cani.Oggi mi chiedono di essere tollerante e mi si rimprovera la mia reattività quando uno di loro si avvicina a me. -Sono un Beagle.Quando inseguivo la mia preda, davo voce, così i cacciatori potevano seguirmi.Oggi mi si mette un collare elettrico per stare zitto, e vorremmo che tornassi al richiamo con uno schiocco di dita. -Sono uno Yorkshire Terrier.Ero un terrificante cacciatore di ratti nelle miniere inglesi.Oggi si pensa che non sia in grado di usare le mie zampe e mi tengono sempre tra le braccia. -Sono un Labrador Retriever.La mia visione della felicità è un tuffo in uno stagno per riportare al mio padrone l’anatra a cui ha sparato.Oggi ci siamo dimenticati che sono un cane da movimento e grandi corse, sono grasso e devo fare la tata dei bambini. -Sono un Jack Russel.Sono in grado di affrontare una volpe un tasso e un ratto più grande di me nella sua tana.Oggi mi rimproverano per il mio maledetto carattere e vorrebbero trasformarmi in un cane da salotto. -Sono un Husky Siberiano.Ho conosciuto i grandi spazi della Russia settentrionale, dove potevo trainare slitte a velocità impressionante.Oggi ho come solo orizzonte solo le pareti del giardino, e per sola occupazione i buchi che scavo nel terreno. -Sono un Border Collie.Sono fatto per lavorare otto ore al giorno, e sono un artista inconfondibile del lavoro con il gregge.Oggi sono arrabbiati con me perché, per mancanza di pecore, cerco di controllare biciclette, auto, bambini di casa e tutto ciò che è in movimento. Io sono…Sono un cane del 21° secolo.Sono bello, sono allerta, sono ubbidiente, sto in una borsa…ma sono anche un individuo che ha bisogno di esprimere i propri istinti, e non sono adatto alla vita sedentaria che vorresti farmi condurre.Passare otto ore al giorno da solo in giardino, vederti un po’ la sera quando torni a casa e avere diritto solo a una piccola passeggiata igienica mi renderà profondamente infelice.Lo esprimerò abbaiando durante tutto il giorno, trasformando il tuo giardino in un campo minato, facendo i miei bisogni dentro casa, essendo ingestibile le rare volte che mi ritroverò fuori e, a volte, passando le mie giornate affondato sul mio cuscino.Penserai allora che sono felice di poter godere di tutta questa comodità mentre vai a lavorare: in realtà sarò in esaurimento, perché questo male non è appannaggio dell’umano ma anche del cane del 21° secolo.Se ti piaccio, se mi sogni da sempre, se i miei bellissimi occhi azzurri o il mio look da atleta mi fanno desiderare, ma non puoi regalarmi una vera vita da cani, una vita che vale davvero la pena di essere vissuta, e se non puoi offrirmi il lavoro che i miei geni chiedono, allora rinuncia a me.Se ti piace il mio aspetto ma non sei disposto ad accettare i miei tratti di carattere derivati da una rigorosa selezione genetica e pensi di poterli cambiare con la tua unica buona volontà, allora rinuncia a me.Sono un cane del 21° secolo, sì, ma in fondo a me, dorme ancora colui che combatteva, colui che cacciava, colui che tirava slitte, colui che guidava un gregge.E prima o poi, nel bene o nel male, si sveglierà.E allora cosa farai?Mi cederai?Mi abbandonerai?O mi sopprimerai? #benessereanimale #conoscenza #rispetto DALLA PAGINA FACEBOOK “Veterinaria a domicilio_AriVet”
Il Convegno “Il Vulcano Laziale: le origini” porta l’attenzione sui Colli Albani

Il prossimo venerdì 16 febbraio, alle ore 15:00, presso l’Aula consiliare del Comune di Marino, si terrà un importante evento scientifico: il convegno “Il Vulcano Laziale: le origini”. Organizzato dal Parco regionale dei Castelli Romani, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio, questo convegno si propone di approfondire la conoscenza della geologia dei Colli Albani e delle sue implicazioni per la regione circostante. Contesto e Motivazioni: I Colli Albani, situati a pochi chilometri a sud-est di Roma, rappresentano un complesso vulcanico di notevole interesse geologico e storico. Quest’area, caratterizzata da laghi incantevoli, paesaggi mozzafiato e una ricca storia millenaria, è stata oggetto di studio e fascino per gli scienziati e gli appassionati di geologia e vulcanologia. Il convegno “Il Vulcano Laziale: le origini” si inserisce nel programma di eventi previsti per celebrare il quarantennale del Parco regionale dei Castelli Romani. Quest’occasione offre l’opportunità di approfondire la conoscenza dei processi geologici che hanno plasmato questa regione nel corso dei millenni e di esaminare il ruolo dei Colli Albani nell’ecosistema locale e nella vita delle comunità circostanti. Programma del Convegno: Il programma del convegno sarà articolato in diverse sessioni, ognuna dedicata a un aspetto specifico della geologia dei Colli Albani e del Vulcano Laziale. Gli argomenti trattati includeranno: Introduzione al Vulcano Laziale: Una panoramica generale sulla formazione e sull’evoluzione dei Colli Albani, con un focus sul Vulcano Laziale e le sue caratteristiche distintive. Fasi eruttive dei Colli Albani: Un’analisi dettagliata delle principali fasi eruttive che hanno contribuito alla formazione dei tre edifici vulcanici: il Vulcano Laziale, il Tuscolano-Artemisio e il Faete. Saranno esaminati i meccanismi eruttivi, le tipologie di eruzioni e le conseguenze geologiche di ciascuna fase. Caratteristiche geologiche dei Colli Albani: Un’immersione nel paesaggio geologico dei Colli Albani, con un’attenzione particolare ai coni di tufo, ai laghi craterici e ad altre formazioni vulcaniche presenti nell’area. Saranno discusse anche le implicazioni geologiche per la stabilità del territorio e per la vita delle comunità locali. Stato attuale e monitoraggio: Una valutazione dello stato attuale dei Colli Albani, con un focus sulle attività di monitoraggio sismico, geologico e ambientale condotte nella regione. Saranno esaminati i segnali di attività vulcanica recente e le implicazioni per la sicurezza e la gestione del territorio. Ricerche recenti e prospettive future: Una presentazione di studi e ricerche recenti condotti sui Colli Albani, con un’analisi delle scoperte più significative e delle prospettive future per la ricerca vulcanologica nella regione. Partecipazione e Prenotazioni: La partecipazione al convegno è gratuita e aperta a tutti gli interessati, ma è necessaria la prenotazione tramite il seguente link: prenotazione convegno. Si consiglia di prenotare al più presto, poiché i posti potrebbero essere limitati. Conclusioni: Il convegno “Il Vulcano Laziale: le origini” rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza della geologia dei Colli Albani e per esplorare il ruolo di questo complesso vulcanico nella storia e nella vita della regione circostante. I partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare relazioni di esperti del settore, di condividere conoscenze e esperienze e di contribuire alla promozione della conservazione e della tutela di questa importante risorsa naturale. Non perdete questa straordinaria occasione di esplorare il passato geologico dei Colli Albani e di comprendere meglio il loro ruolo nel contesto della regione laziale. Fonte https://www.geopop.it/colli-albani-la-storia-e-la-geologia-dei-vulcani-di-roma/#:~:text=Il%20vulcano%20pi%C3%B9%20antico%20del,svuotamento%20della%20camera%20magmatica%20sottostante.