“Il tocco di Pigmalione”. Rubens e la scultura a Roma

Dove e quando La mostra “Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma” è un evento significativo che si tiene presso la Galleria Borghese a partire dal 14 novembre. Questa esposizione rappresenta la seconda tappa del progetto più ampio denominato “RUBENS! La nascita di una pittura europea”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Palazzo Te e il Palazzo Ducale di Mantova. L’obiettivo principale di questo progetto è esplorare i legami tra la cultura italiana e l’Europa attraverso la prospettiva di Rubens, uno dei più grandi maestri della pittura barocca. La mostra presenta quasi 50 opere provenienti da rinomati musei di tutto il mondo, tra cui il British Museum, il Louvre, il Met, la Morgan Library, la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Prado e il Rijksmuseum di Amsterdam, solo per citarne alcuni. Divisa in 8 sezioni, la mostra esplora vari aspetti della visione artistica di Rubens e il suo impatto sulla concezione dell’antico, della natura e dell’imitazione, segnando una svolta significativa all’inizio del periodo barocco. In particolare, la sezione “Il tocco di Pigmalione” mette in luce il contributo straordinario di Rubens nel ridefinire gli ideali artistici dell’epoca, evidenziando come il suo stile innovativo abbia influenzato la percezione dell’arte e della bellezza. La mostra non si limita a esaminare le opere italiane che documentano l’interesse di Rubens per l’antico, ma si concentra anche sulla sua capacità di reinterpretare i modelli rinascimentali e confrontarsi con gli artisti contemporanei, esplorando nuovi generi e approfondendo nuovi aspetti della sua arte.

I Segreti dell’Artemisio, trekking gratuito

L’Associazione “Camminando con” organizza un trekking alla scoperta dell’Artemisio, con partenza da Fontana Marcaccio e arrivo al Maschio d’Ariano, percorrendo una distanza totale di circa 8 km. Durante la passeggiata, verranno approfonditi aspetti vegetazionali, ambientali, morfologici e storico-archeologici della zona. Dettagli dell’evento: Come partecipare: Questa escursione offre un’opportunità unica per esplorare la bellezza naturalistica e storica dell’Artemisio. Per ulteriori dettagli e prenotazioni, è consigliato contattare l’associazione tramite l’indirizzo mail fornito.

Roma International Estetica, al via la manifestazione dedicata ai segreti dell’estetica professionale

La XVI edizione di Roma International Estetica, che si terrà dal 3 al 5 febbraio a Fiera Roma, promette di essere un evento imperdibile per i professionisti e gli appassionati del settore dell’estetica. L’organizzazione della manifestazione da parte di Fiera Roma offre un’ampia gamma di opportunità, tra cui esposizioni di prodotti e aziende di eccellenza, appuntamenti business, formazione, convegni, corsi ECM, show, competizioni, contest, incontri tematici, workshop e networking. Gli aspetti salienti dell’evento includono: Questa manifestazione offre un’opportunità strategica per i professionisti del settore di connettersi, aggiornarsi e ampliare le loro conoscenze, oltre a esplorare le ultime innovazioni nel mondo dell’estetica e del benessere.

“Queen Unseen – Peter Hince”, la mostra che ci racconta l’iconica rock- band

DOVE WeGil Largo Ascianghi, 5 QUANDO Dal 08/12/2023 al 04/02/2024 dalle 10.00 alle 19.00 La mostra “Queen Unseen – Peter Hince” al WeGil di Roma rappresenta un’occasione unica per i fan e il pubblico in generale di esplorare aspetti inediti e dettagli affascinanti sulla celebre band Queen, che ha segnato la storia del rock mondiale. La partecipazione di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury per oltre dieci anni, aggiunge un tocco personale e autentico all’esposizione, rendendola un vero e proprio viaggio esperienziale nel mondo dei Queen. La mostra offre oltre 90 immagini inedite di Peter Hince, alcune delle quali in anteprima internazionale, catturate nel periodo che va dal 1977 al 1986. Questo arco temporale copre il periodo in cui i Queen hanno raggiunto l’apice del successo mondiale, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulla band in momenti chiave della loro carriera. La mostra non si limita alle fotografie, ma include anche una ricca selezione di memorabilia, oggetti personali, strumenti musicali e altri cimeli originali appartenuti ai membri della band. Il rapporto speciale tra Peter Hince e Freddie Mercury riceve una particolare attenzione, con immagini iconiche del front-man immortalate sia in studio di registrazione che sul set di video musicali. L’accesso privilegiato che Hince aveva alla band, sia dal punto di vista professionale che privato, offre una visione unica e autentica di momenti salienti della carriera dei Queen. La mostra non solo celebra la carriera straordinaria della band ma offre anche un’esperienza immersiva attraverso una sala video in cui vengono proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali dei Queen. L’allestimento dettagliato, che include oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei di oggetti legati ai Queen, contribuisce a rendere l’esposizione completa e coinvolgente. La presenza del fotografo Peter Hince, con la sua esperienza unica nel mondo della musica e la sua capacità di catturare momenti autentici, aggiunge un valore significativo alla mostra. La collaborazione tra Peter Hince ei Queen è raccontata attraverso immagini e oggetti che svelano aspetti intimi e affascinanti della vita della band dietro le quinte. La mostra, organizzata dalla Blu&Blu Network con il patrocinio della Regione Lazio, il sostegno di Lazio Crea, il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e la sponsorizzazione di Poste Italiane e di Coldwell Banker Italy, rappresenta un’opportunità imperdibile per chi desidera approfondire la conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni.

E’ DAVVERO UN ESSERE UMANO?

Jannik Sinner Fa la Storia agli Australian Open: Vittoria Epica contro Medvedev Lo scorso mese di Novembre quando dopo quasi 50 anni ci ha portato a rivincere la Coppa Davis abbiamo titolato EROICI !!!. Lo scorso Venerdì quando ha letteralmente distrutto il numero 1 al mondo Djokovic abbiamo titolato STRATOSFERICO. Ma oggi che ha portato l’Italia per la prima volta sul trono più alto degli Australian Open, oggi che ha portato un altro Slam in Italia dopo 48 anni (la vittoria di Panatta al Roland Garros), oggi che dopo i primi due set ci sembrava tutto perduto ci viene da chiedere…. Ma Sinner è veramente UN ESSERE UMANO O UN DROIDE? Quello che ha fatto ieri ha veramente dell’incredibile e dell’impresa Epica ed Eroica! Nella notte degli Australian Open, il tennis italiano ha vissuto un momento epico quando Jannik Sinner, giovane promessa del tennis mondiale, ha scritto una pagina indelebile nella storia dello sport italiano. Nella sua prima finale di un torneo del Grande Slam, Sinner ha affrontato il numero 3 del mondo Daniil Medvedev in una battaglia titanica che ha catturato l’attenzione di milioni di appassionati di tennis in tutto il mondo. L’inizio del match ha visto Sinner lottare con la tensione tipica di un esordio in una finale Slam. Il giovane italiano è sembrato inizialmente contratto e ha concesso un break al russo nel secondo turno di battuta. Medvedev, al contrario, è apparso come un vero e proprio robot, con un gioco solido e incisivo che gli ha permesso di prendere il controllo del match, portandosi rapidamente in vantaggio di due set. Tuttavia, nonostante lo svantaggio iniziale, Sinner non ha mai perso la determinazione. Ha lottato punto su punto, cercando di coinvolgere il pubblico della Rod Laver Arena e di trovare soluzioni alternative per contrastare l’implacabile gioco di Medvedev. Nel terzo set, finalmente, è arrivata la svolta: Sinner è riuscito a trovare continuità con il suo servizio e ha colto l’occasione per strappare il set al russo, riaccendendo le speranze di una possibile rimonta. Da quel momento in poi, il match è diventato un vero e proprio testa a testa tra i due giocatori. Gli scambi si sono allungati, la tensione è salita alle stelle e ogni punto è diventato cruciale. Sinner è apparso sempre più sicuro di sé, mentre Medvedev ha mostrato segni di stanchezza accumulata nel corso del torneo. Il giovane italiano ha capitalizzato su questo, spingendo sempre di più e costringendo il russo a commettere errori. Infine, è arrivato il momento decisivo nel quinto set. Sinner ha giocato con determinazione e coraggio, accumulando vincenti su vincenti e costringendo Medvedev a cedere punto dopo punto. Con un colpo di diritto che resterà nella memoria di tutti i presenti, Sinner ha chiuso il match con un 6-4 definitivo, conquistando così il suo primo titolo Slam e scrivendo il suo nome nella storia del tennis italiano. Dopo la partita, Sinner ha condiviso le sue emozioni in alcune interviste, mostrando umiltà, gratitudine e determinazione per il futuro del suo gioco. Ha elogiato Medvedev per la sua eccezionale performance, riconoscendo che ogni incontro con il russo lo rende un giocatore migliore. Ha ringraziato il suo team, i tifosi e i suoi genitori per il loro sostegno costante e ha espresso la sua gioia per aver vinto in un torneo così speciale come gli Australian Open. Questa vittoria segna solo l’inizio della carriera di Jannik Sinner e ciò che il futuro riserva per questo giovane talento del tennis italiano rimane da vedere. Tuttavia, una cosa è certa: con la sua determinazione, il suo talento e la sua umiltà, Sinner ha tutti i requisiti per diventare una vera e propria leggenda del tennis mondiale. Dopo la straordinaria vittoria agli Australian Open, Jannik Sinner ha espresso la sua gratitudine e la sua gioia per il trionfo, oltre a fare alcune riflessioni sul match e sul suo percorso nel tennis. “Complimenti a Medvedev,” ha dichiarato Sinner con umiltà, “mi rende un giocatore migliore, costringendomi a colpi sempre migliori. Gli auguro di vincere questo trofeo prima o poi.” Queste parole testimoniano il rispetto reciproco tra i due giocatori e l’ammirazione di Sinner per il talento e la determinazione del suo avversario. Sinner ha poi ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile l’evento, dall’organizzazione del torneo agli sponsor, dai raccattapalle al giudice di sedia. “Grazie a tutto il mio team,” ha aggiunto, “cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno, a volte non è facile avere a che fare con me.” Questo riconoscimento del lavoro di squadra sottolinea l’importanza del supporto dietro il successo di un giocatore professionista. Il giovane campione ha anche espresso gratitudine per il sostegno dei tifosi, che lo hanno fatto sentire a casa durante tutto il torneo. “I tifosi sono stati eccezionali,” ha detto, “mi sono sentito a casa.” Queste parole testimoniano l’importanza del sostegno del pubblico nel mondo dello sport e l’effetto positivo che può avere sulle prestazioni di un atleta. Infine, Sinner ha voluto condividere la sua gioia e la sua soddisfazione per la vittoria, definendola “speciale” in un torneo altrettanto speciale. Ha ringraziato i suoi genitori per avergli dato libertà di scelta e ha augurato a tutti i bambini di poter vivere un sogno simile. Le sue parole riflettono non solo la sua felicità personale, ma anche la sua speranza di ispirare e motivare gli altri a perseguire i propri obiettivi. Nelle interviste successive al match, Sinner ha riflettuto sulle emozioni e sulle sfide affrontate durante la partita. Ha parlato della determinazione che lo ha spinto a cercare di allungare il match e di stancare l’avversario, nonostante la fatica. Queste riflessioni mostrano la sua mentalità competitiva e la sua capacità di affrontare le difficoltà con determinazione e coraggio. In definitiva, le parole di Jannik Sinner dopo la sua vittoria agli Australian Open testimoniano non solo la sua gratitudine e la sua gioia per il successo, ma anche la sua umiltà e la sua determinazione nel perseguire i suoi obiettivi nel tennis mondiale.

STRATOSFERICO!!!

Australian Open: estasi Sinner! Djokovic si arrende in quattro set, è la prima finale Slam. Trionfo Storico! Jannik Sinner Sconfigge Novak Djokovic nelle Semifinali degli Australian Open Jannik Sinner domina i primi due set contro Novak Djokovic, manca un match point nel terzo ma la chiude in quattro. Jannik ad un solo passo dalla gloria. Le parole risuonano nell’aria come un inno di trionfo, mentre l’orologio segna le 18:10 a Melbourne, e dall’altra parte del mondo, in Italia, le 08:10 di una fredda mattina di gennaio. È il venerdì 26 gennaio 2024, una data destinata a essere incisa negli annali del tennis italiano come una delle più grandi giornate nella storia dello sport nazionale. E al centro di questo clamore, immerso in un mare di emozioni contrastanti, c’è Jannik Sinner, protagonista indiscusso di un’epopea sportiva che sta tenendo il paese con il fiato sospeso. È difficile descrivere a parole l’entusiasmo travolgente, la tensione e la speranza che si stanno riversando nelle case, nei bar, nelle piazze e nelle strade di tutta Italia. Milioni di cuori battono all’unisono, le menti sono rapite da pensieri di gloria e i volti sono illuminati da sorrisi ansiosi. È come se un’intera nazione fosse sospesa in un limbo di emozioni, pronta a esplodere in un urlo di gioia o a essere travolta da un’ondata di delusione, a seconda dell’esito di questo epico confronto sul campo da tennis antipodeo. Eppure, nonostante l’agitazione palpabile che permea l’aria, c’è una strana serenità che accompagna questa giornata storica. È la calma prima della tempesta, la quiete che precede il fragore della battaglia. In mezzo alla frenesia del momento, c’è un senso di fiducia diffusa, un’indomita convinzione che il figlio d’Italia, Jannik Sinner, sarà all’altezza del compito che lo attende. E così, mentre il mondo del tennis tiene il fiato sospeso, la nazione italiana si prepara a vivere un’altra pagina indimenticabile nella sua storia sportiva. Che sia il trionfo o la sconfitta, una cosa è certa: il nome di Jannik Sinner sarà scritto con lettere d’oro negli annali del tennis italiano, e il cuore del paese continuerà a battere al ritmo di una passione senza tempo. Sulla maestosa Rod Laver Arena, teatro di epiche battaglie e storiche imprese, è avvenuto un evento che ha scosso le fondamenta del tennis mondiale. Il “mostro” Novak Djokovic, colui che sembrava invincibile su quel campo da 2195 giorni, è stato finalmente sconfitto. Un dominio che sembrava eterno, paragonabile solo alle leggendarie gesta dei grandi del passato, è stato interrotto da un giovane italiano determinato a lasciare il proprio segno nella storia del tennis. Djokovic, il campione indiscusso, il padrone incontrastato della Rod Laver Arena, nonché vincitore del torneo per ben dieci volte, ha dovuto arrendersi. Il suo regno, così saldo e inattaccabile, ha conosciuto la sua rovina. È stato un momento che ha infranto ogni aspettativa, che ha dimostrato che anche i giganti possono essere abbattuti, anche le dinastie possono giungere al termine. Sinner ha iniziato forte, dominando i primi due set con una precisione implacabile, mentre Djokovic ha faticato a tenere il passo. Nonostante Djokovic abbia reagito nel terzo set, vincendolo al tie-break, Sinner ha mantenuto la calma e ha continuato a lottare. Nel quarto set, Sinner ha ripreso il controllo del gioco, ottenendo un break decisivo e chiudendo la partita con un netto 6-3. Questa vittoria ha segnato la prima finale Slam di Sinner e ha interrotto la serie di vittorie di Djokovic sulla Rod Laver Arena. Interviste e Reazioni Dopo la partita, le interviste e le reazioni di Sinner hanno riflettuto la sua gratitudine e la sua determinazione a continuare a crescere e migliorare come giocatore. Ha riconosciuto l’influenza positiva di Djokovic nella sua carriera e ha espresso rispetto e ammirazione per il campione serbo. “Nole è un grande campione e ho imparato molto da lui,” ha detto Sinner. “Ho avuto l’opportunità di allenarmi con lui quando ero più giovane, e quelle esperienze mi hanno insegnato molto. Anche se oggi sono felice di aver vinto, ho ancora molto rispetto per lui e per tutto ciò che ha raggiunto nel tennis.” Sinner ha anche parlato della sua determinazione a continuare a migliorare e a crescere come giocatore, dicendo: “Guardo sempre avanti e so che c’è ancora tanto lavoro da fare. Voglio continuare a lavorare sodo e a cercare di migliorare ogni giorno. Sono grato per questa opportunità e non vedo l’ora di giocare la mia prima finale Slam.” “Guarderò la partita tra Zverev e Medvedev, sono un grande fan del tennis. Poi la guarderò in maniera più rilassata adesso! Ora tifiamo anche per Bolelli e Vavassori, che sono in finale di doppio. Spero di vedervi numerosi anche domenica!”. Le reazioni dei tifosi italiani sono state di gioia e orgoglio per la straordinaria vittoria di Sinner. Su Twitter e sui social media, i fan hanno celebrato il trionfo del giovane tennista e hanno espresso il loro sostegno e la loro gratitudine per la sua performance eccezionale. In conclusione, la vittoria di Jannik Sinner contro Novak Djokovic alle semifinali degli Australian Open rappresenta un momento storico per il tennis italiano e per il mondo del tennis nel suo complesso. Con la sua determinazione, il suo talento e la sua grinta, Sinner ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare e ha ispirato un intero paese con la sua incredibile performance. Ora, con la sua prima finale Slam di fronte a lui, Sinner si prepara a continuare la sua straordinaria corsa verso la gloria tennistica.

Apertura Museo delle Navi Romane

Orari di apertura: Regolamentazione per i gruppi: Servizio di e-ticketing: Apertura terrazze museali: Pronti/e a visitare il museo dedicato alle navi dell’imperatore Caligola? Costruito tra il 1933 e il 1939. Le due gigantesche navi dell’imperatore, recuperate tra il 1929 e il 1931 dalle acque del lago, erano ospitate in questo museo. Purtroppo, le navi furono distrutte durante un incendio nel 1944, ma il museo è stato successivamente riaperto nel 1953, chiuso nuovamente nel 1962 e definitivamente riaperto nel 1988. Nell’ala sinistra del museo, si trovano esibiti alcuni materiali legati alle navi, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua e alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite, come una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello e una piattaforma su cuscinetti a sfera. Sono inoltre presenti due modelli in scala 1:5 delle navi e una ricostruzione in scala reale dell’aposticcio di poppa della prima nave, con copie bronzee delle cassette con protomi ferine. L’ala destra del museo è invece dedicata al popolamento del territorio albano durante l’età repubblicana e imperiale, con un focus particolare sui luoghi di culto. Vengono esposti materiali votivi provenienti da diverse località, tra cui Velletri, Campover

“Una Bella Storia Italiana”, l’imperdibile mostra alla stazione Ostiense di Roma

DOVE Stazione di Roma Ostiense QUANDO Dal 21/12/2023 al 31/01/2024Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 Una mostra fotografica intitolata “Una bella storia italiana” è inaugurata presso la Sala Presidenziale della Stazione di Roma Ostiense. La mostra racconta il viaggio della Fondazione FS nel decennio 2013-2023, evidenziando il recupero di oltre 400 treni storici restaurati e mille chilometri di ferrovie turistiche nel progetto Binari senza tempo. Inoltre, vengono menzionati il recupero architettonico e funzionale di vari luoghi, tra cui il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, il Museo di Trieste Campo Marzio e le officine manutentive di Pistoia, La Spezia Migliarina e Milano. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti importanti figure, tra cui il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa, il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati on. Federico Mollicone e l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Simona Renata Baldassarre. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2024 presso la Sala Presidenziale della Stazione di Roma Ostiense. L’accesso è gratuito e non è necessaria la prenotazione. Gli orari di visita sono tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. I visitatori avranno anche la possibilità di acquistare gadget della Fondazione FS presso il corner shop all’interno della Sala. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.fondazionefs.it o scrivere una mail a info@fondazionefs.it.” Una Bella Storia Italiana”, l’imperdibile mostra alla stazione Ostiense di Roma

Addio a Gigi Riva

Addio a Gigi Riva: Il Rombo di Tuono che ha Scritto la Storia del Calcio Italiano Nella giornata di ieri, il mondo dello sport ha perso una delle sue icone più amate e rispettate, con la scomparsa di Luigi “Gigi” Riva. Il calciatore, simbolo del Cagliari e della Nazionale italiana, è deceduto all’età di 79 anni a seguito di un infarto. La sua vita e la sua carriera straordinaria hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di tifosi, e oggi ci soffermiamo a ricordare il “Rombo di Tuono” che ha scritto pagine di gloria nel calcio italiano. Un’Era di Successi con il Cagliari Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, Gigi Riva ha legato la sua carriera calcistica in modo indissolubile al Cagliari. Il 1970 è stato l’anno d’oro per Riva e la squadra rossoblù, quando hanno conquistato lo scudetto, segnando un capitolo epocale nella storia del calcio italiano. Quell’anno, Riva fu capocannoniere della Serie A, dimostrando la sua straordinaria abilità nel mettere a segno gol decisivi. Il soprannome “Rombo di Tuono” è stato coniato dal giornalista Gianni Brera per sottolineare la potenza del tiro di Riva, capace di superare i 100 km/h. La sua forza fisica, la freddezza sotto porta e la leadership in campo lo hanno reso uno degli attaccanti più temuti e ammirati della sua generazione. Il Contributo alla Nazionale Azzurra La carriera di Gigi Riva non si è limitata ai successi con il Cagliari; è stato anche una figura di spicco nella Nazionale italiana. Con 35 gol in 42 presenze, Riva detiene ancora oggi il record di marcature con la maglia azzurra. Le sue prestazioni all’Europeo del 1968 a Roma, con una doppietta decisiva nella finale contro la Jugoslavia, e il ruolo chiave nei Mondiali del 1970 in Messico sono ancora ricordate con emozione. Tuttavia, la carriera di Riva fu segnata da due gravi infortuni, uno nel 1967 contro il Portogallo e uno nel 1970 contro l’Austria, che ne limitarono il potenziale e le possibilità di ulteriori successi con la Nazionale. Il Cagliari e il “Rombo di Tuono” in Azione Il Cagliari di Riva è considerato una delle squadre più forti nella storia del calcio italiano. La vittoria dello scudetto nel 1970 è stata un momento epocale per il club, e Riva è stato il perno intorno a cui ha ruotato il successo. La sua leadership, la capacità di trascinare la squadra e la prolificità sotto porta lo hanno reso una leggenda vivente. Il Ritiro e il Contributo Successivo al Calcio Riva si ritirò dal calcio giocato nel 1976, ma il suo contributo al mondo del calcio non si fermò. Dopo il ritiro, divenne un dirigente, ricoprendo il ruolo di team manager della Nazionale italiana dal 1990 al 2013. Nel 2019, è stato nominato presidente onorario del Cagliari, rafforzando il suo legame con il club che ha contribuito a rendere grande. Il Cordoglio Nazionale e le Parole dei Leader Politici La notizia della morte di Gigi Riva ha suscitato un’ondata di cordoglio non solo tra gli appassionati di calcio ma anche nel panorama politico italiano. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato il calciatore definendolo un “eroe, un campione, un mito assoluto”. Le parole di condoglianze sono arrivate da esponenti di diverse fazioni politiche, sottolineando l’importanza di Riva come figura di riferimento nazionale. L’Addio a una Leggenda: Il Rombo di Tuono Continuerà a Risuonare Gigi Riva lascia un vuoto enorme nel calcio italiano e nelle vite di coloro che lo hanno amato e ammirato. La sua eredità, fatta di successi, dedizione e passione per il calcio, rimarrà indelebile. Mentre il Cagliari piange la perdita del suo presidente onorario, e la Sardegna si stringe attorno alla memoria del “Rombo di Tuono”, tutto il mondo sportivo rende omaggio a un’icona che ha fatto sognare intere generazioni con il suo talento unico e la sua indomita passione per il gioco del calcio. La potenza del “Rombo di Tuono” continuerà a risuonare nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di assistere alla carriera straordinaria di Gigi Riva. L’Arrivo All’Ospedale e le Condizioni Gravi Gigi Riva è giunto all’ospedale intorno alle 3 del mattino, portato dalla sua patologia coronarica. Le sue condizioni, già all’arrivo, sono apparse estremamente gravi, gettando luce su una situazione clinica complessa. La Corsa Contro il Tempo: Una Proposta di Intervento Chirurgico I sanitari dell’ospedale Brotzu, conscio della gravità della situazione, hanno immediatamente agito. Dopo una valutazione iniziale, hanno “stabilizzato” Gigi Riva e gli hanno proposto di sottoporsi a un intervento chirurgico di angioplastica. Alle 10 del mattino, una coronografia è stata eseguita per ottenere una visione dettagliata delle coronarie, in vista di un possibile intervento. La Decisione di Riva: Paura e Consulto con i Familiari In una drammatica svolta, Gigi Riva ha rifiutato l’intervento proposto. Il direttore sanitario del Brotzu, Raimondo Pinna, ha dichiarato che il calciatore ha manifestato paura e il desiderio di consultarsi con i familiari prima di prendere una decisione così importante riguardo alla sua salute. Il Drammatico Arresto Cardiaco e l’Urgenza della Sala Operatoria Verso le 17.50, il cuore di Gigi Riva ha subito un arresto cardiaco improvviso, sconvolgendo gli sforzi del personale medico che aveva cercato di offrire la migliore assistenza possibile. Di fronte a questa tragica emergenza, è stato preso immediatamente il decisione di portare d’urgenza il calciatore in sala operatoria per cercare di salvare la sua vita. La Sorprendente Degenerazione e il Rapido Decesso Nonostante le condizioni delicate, la gravità della situazione ha sorpreso il personale medico. Alle 19.10, Gigi Riva ha cessato di vivere, segnando la fine di un’era nel calcio italiano. Il direttore sanitario ha dichiarato che non si aspettavano che la situazione degenerasse così rapidamente, lasciando tutti attoniti di fronte a una perdita così prematura. Ciao Gigi

Inceneritore di Roma: Problema Acqua

L’ambiente e la gestione delle risorse idriche nei comuni circostanti Roma sono al centro di una controversia in seguito ai piani di Acea per la costruzione di un impianto di termovalorizzazione. Il progetto, che coinvolge il prelievo di enormi quantità d’acqua da diverse fonti, sta suscitando preoccupazioni tra i residenti e le autorità locali. Prelievo d’acqua dal Depuratore di Pavona: Acea, l’azienda di proprietà al 51% del comune di Roma, ha pianificato di prelevare acqua dal depuratore di Pavona, situato nel comune di Albano, per alimentare il suo impianto di termovalorizzazione. Questo depuratore, attivo da anni e vicino a zone densamente popolate, è destinato a diventare una risorsa chiave per l’approvvigionamento idrico dell’inceneritore. La società intende costruire una condotta idrica lunga oltre 5 km per trasportare 14.400 litri d’acqua all’ora dal depuratore di Pavona al sito dell’inceneritore a Roma-Santa Palomba. Questo solleva preoccupazioni sulla sostenibilità e sulla possibile riduzione delle risorse idriche disponibili per Albano Laziale. Il Fiume Sotterraneo: La quantità prevista di acqua da prelevare, come descritto nel progetto di Acea, è paragonabile a un fiume sotterraneo che scorre costantemente dal depuratore di Pavona all’inceneritore di Roma. Tuttavia, le questioni di sicurezza e la possibilità di danni al depuratore non sono state affrontate in modo esaustivo nel progetto, sollevando dubbi sulla gestione di eventuali emergenze. Piano B: Pozzi e Falda dei Colli Albani: In caso di problemi con il depuratore, Acea ha un “piano B” che coinvolge la realizzazione di quattro pozzi. Questi pozzi, come specificato nel progetto, attingerebbero dalla falda dei Colli Albani, un’area idrogeologica critica che si estende da Rocca di Papa ad Ardea e Pomezia. La falda è già in forte sofferenza, come evidenziato da recenti allarmi da parte di Acea Ato 2 sulla crisi idrica nella zona. Piano C: Acqua Potabile dal Centro Idrico Acea di Santa Palomba: Acea prevede anche di prelevare acqua potabile, pari a 2 litri al secondo, dal Centro Idrico Acea di Santa Palomba a Pomezia. Questo solleva ulteriori preoccupazioni tra i residenti di Pomezia e Ardea, due comuni già colpiti da una forte crisi idrica da oltre un decennio. Reazioni e Resistenza Locale: Numerosi sindaci, tra cui quelli di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Nemi, Frascati, Ciampino, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Marino, Monte Compatri e Rocca Priora, stanno esprimendo forte opposizione alla costruzione dell’inceneritore. Hanno richiesto un dibattito pubblico sulla questione, evidenziando la necessità di valutare criticità e alternative. Appello alla Presidente del Consiglio dei Ministri: Questi sindaci hanno inviato una nota ufficiale alla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e al Commissario Straordinario di Governo, Roberto Gualtieri, chiedendo un dibattito pubblico sulla realizzazione dell’inceneritore. Il loro appello sottolinea la richiesta di coinvolgere le comunità locali nella discussione e di ottenere informazioni dettagliate sul progetto. La controversia sull’inceneritore di Roma evidenzia le preoccupazioni ambientali e idriche nelle comunità circostanti. La necessità di un approccio sostenibile e trasparente nella gestione delle risorse idriche è ora al centro del dibattito, con la speranza che il coinvolgimento delle autorità locali possa portare a decisioni che tengano conto delle esigenze delle comunità coinvolte. FONTI: www.ilcaffe.tv e www.romatoday.it